Prima della pausa estiva Miguel Oliveira sembrava potesse lottare per il titolo. Nella seconda parte è iniziata una debacle.
Prima della pausa estiva Miguel Oliveira sembrava potesse essere uno dei contendenti al titolo mondiale, ma dalla ripresa in Austria qualcosa non ha funzionato tra il pilota portoghese e la sua KTM RC16. Secondo al Mugello, vittoria in Catalunya, ancora sul secondo gradino del podio al Sachsenring. Poi dopo il 5° posto di Assen non è riuscito ad entrare tra i primi dieci, ottenendo appena due punti in classifica.
Il suo compagno di squadra KTM Brad Binder è arrivato 4° in Austria 1, ha vinto con le slick in Austria 2 quando ha iniziato a piovere. Gli altri suoi risultati sono stati 6° a Silverstone, 7° ad Aragon e 9° a Misano 1. Miguel Oliveira è stato messo in ombra non solo da Binder ma anche dal pilota satellite Iker Lecuona che dal prossimo anno lascerà la classe regina. “L’obiettivo è ovviamente di tornare alla forma di prima”, afferma il portoghese. “Al momento il motivo è difficile da capire. È un insieme di tante piccole cose che hanno portato a questa situazione. La fortuna non sembra essere dalla nostra parte in questo momento”.
L’inversione di tendenza
Un piccolo infortunio rimediato in Austria non sembra essere il motivo di una simile debacle. Ci sono stati anche piccoli problemi tecnici o eventi sfortunati che hanno condizionato la seconda parte del campionato. “Abbiamo dimostrato di avere velocità. Il mio passo in FP4 ad Aragon e nel warm up di Misano è molto diverso dalla realtà in gara. Ci sono stati anche problemi tecnici sul perché non riuscivo ad andare avanti”. Bisogna fare i conti con l’intero pacchetto pilota – moto. “Ma questa è la brutalità di questo sport. Non puoi aspettarti di essere in buona forma ogni fine settimana – conclude Miguel Oliveira -. Sto lottando per trovare il giusto assetto o sentirmi al mio livello migliore in questo momento, ma lo troverò. Allora sarò molto competitivo”.