Il 2021 sarà l’anno della fine dell’era Mercedes. A predirlo è lo storico responsabile McLaren Dennis, convinto della validità della Red Bull.
Non parla spesso, anzi, da quando ha ceduto la McLaren a Zak Brown non si è fatto più vedere e sentire. Ormai 74enne e dedito ad una vita più ritirata Ron Dennis non ha però mai smesso di seguire la F1, suo grande amore. Chiamato da Sky Sports Uk a dire la sua sul campionato in corso e in particolare sul duello Mercedes- Red Bull che, dopo un dominio tedesco cominciato nel 2014, ha finalmente infiammato la serie, un po’ sorprendendo il manager britannico ha definito la scuderia energetica come la favorita, per l’alto livello del personale tecnico, sia del motore.
“La Honda ha saputo stabilizzare la performance della sua power unit, ecco perché credo che sarà Verstappen ad avere la meglio. Non dovesse andare in questa maniera sarà solo per i suoi errori”, ha sentenziato tenendo poi a precisare come certe affermazioni nascano dalla convinzione della bontà del pacchetto della RB16B e non dalla fine dell’amicizia con Hamilton. “Con Lewis ci sentiamo ancora di tanto, in tanto”, ha asserito.
No a facili entusiasmi
Facendosi poi portavoce del detto “una rondine non fa primavera”, il britannico ha frenato l’euforia riguardante il recupero della McLaren sotto la direzione della coppia Zak Brown – Andreas Seidl.
Commentando in particolare la doppietta ottenuta a Monza ha voluto specificare come sia nata per alcune circostanze favorevoli, su tutte lo strike tra i due contendenti al titolo che altrimenti avrebbero monopolizzato i primi grandini del podio. “In ogni caso va reso merito a loro. Hanno fatto grandi progressi nelle ultime corse e si sono meritati quel risultato”, ha chiosato elogiando il vertice che lo ha sostituito al termine del 2016.
Chiara Rainis