Era dall’Ungheria che la Ferrari non riusciva più ad entrare nelle prime tre posizioni. Ci è riuscito Carlos Sainz al Gran Premio di Russia
Dopo tre gare di digiuno, Carlos Sainz riporta la Ferrari su quel podio da cui lui stesso, così come la Rossa in generale, mancavano dallo scorso Gran Premio d’Ungheria.
Merito di una corsa, quella di Sochi, costruita bene fin dalle battute iniziali. Se il suo spunto allo spegnimento dei semafori non è stato eccezionale, dal momento che George Russell, partito alle sue spalle, è riuscito subito ad affiancarsi a lui, nel rettilineo successivo ha approfittato della scia del poleman e suo amico Lando Norris per superarlo e issarsi immediatamente in testa alla gara.
“Sono partito bene, quella era la priorità”, racconta a caldo il ferrarista madrileno. “Non volevo perdere posizioni e ci sono riuscito. Poi sono passato addirittura davanti, prendendo una grande scia a Lando”.
Sainz guadagna un vantaggio che supera il secondo e mezzo, ma poi rapidamente inizia ad andare in crisi con gli pneumatici: in particolare l’anteriore sinistro, il più sollecitato alla luce delle addirittura dodici curve a destra presenti sul circuito russo.
Così Norris risupera il suo ex compagno di squadra, che inizia a perdere terreno, e il muretto box del Cavallino rampante non ha altra scelta che richiamarlo in pit lane per anticipare il cambio delle coperture. Anche con il nuovo treno, però, la situazione non migliora. “Purtroppo ho sofferto a causa del graining e da li la gara si è messa male”, ammette Carlos. “Ho iniziato a faticare. Siamo rientrati presto montando le gomme dure”.
Il portacolori di Maranello si ritrova dunque invischiato nelle posizioni a centro gruppo, finché a ribaltare le gerarchie non ci pensa la pioggia, grande protagonista del fine settimana del Gran Premio di Russia. “La pioggia è arrivata nel momento peggiore, perché stavo finendo gli pneumatici”, prosegue Sainz. “Tuttavia abbiamo scelto il tempo giusto per rientrare e siamo riusciti a recuperare il terzo posto”.
Al termine arriva dunque un risultato prezioso per l’iberico e per tutta la sua Scuderia. Anche in ottica del Mondiale costruttori, approfittando della possibile vittoria buttata all’aria dalla McLaren, diretta rivale, per via della scelta di Lando Norris di proseguire con le gomme da asciutto invece di montare le intermedie. Il bilancio finale è dunque favorevole: “Complessivamente è stata una gara molto positiva”, conclude il figlio d’arte.
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