Aleix Espargarò ha esternato qualche timore per la trasferta in Texas, dove l’emergenza Covid è ancora ad alti livelli.
La carovana della MotoGP è pronta a spostarsi negli States dove si terrà il prossimo round del Motomondiale. A distanza di quasi due anni la classe regina ritorna a correre fuori dal Vecchio Continente, ma l’emergenza Covid-19 desta qualche preoccupazione tra i piloti. Aleix Espargarò nel corso del GP di Misano ne ha parlato apertamente con Carmelo Ezpeleta da cui ha ricevuto rassicurazioni in merito.
In Texas i casi di positività sono in crescita e gli ospedali sono al limite della loro accoglienza. “Ho parlato con Carmelo all’ultima gara. Non gli ho chiesto nulla, ma ha detto: ‘So che sei un po’ preoccupato per la situazione. Così mi ha spiegato che hanno un piano e per loro è tutto sotto controllo – ha sottolineato il pilota Aprilia durante il week-end di San Marino -. Non abbiamo bisogno di cento letti, e spero che non ne abbiamo bisogno in realtà, ma hanno un piano e non sono affatto preoccupati”.
Tensione per il Covid-19
La trasferta negli States sarà una prova generale anche in vista del 2022, quando il calendario sarà molto più ampio nonostante la pandemia continuerà con la sua presenza, anche se si spera in toni minori. “Non sono un idiota, so che il rischio è ovunque. Però bisogna fidarsi un po’, altrimenti… penso che anche stare in Italia sia pericoloso”, ha proseguito Aleix Espargarò. “La cosa migliore sarebbe restare a casa, con i miei figli e la mia famiglia, ma ho bisogno di lavorare, come tutti gli altri”.
Il primo problema sarà spostarsi in aereo ed evitare quanto successo a Tony Arbolino nel 2020, costretto a saltare il Gran Premio di Aragon dopo aver viaggiato al fianco di una persona poi risultata positiva al coronavirus. “Chiederò a Massimo Rivola se può permettersi un jet privato, ma non ci credo… Poi indosserò sempre due mascherine e spero che andrà tutto bene”.