Dalle stelle alle stalle. Il round di Sochi che stava per premiare Norris, è terminato con il “tonfo” del talento della McLaren.
Ha provato a mette in pratica una di quelle operazioni per cui se ti va bene sei un eroe e se ti va male sei un cretino. Purtroppo per Lando Norris l’esito del GP di Russia ha portato alla seconda opzione. E c’è da scommetterci che qualche parolina al box gliel’avranno pure detta visto lo stato di sconforto e disperazione catturato dalle telecamere della F1.
Certo, l’aver voluto fare di testa propria e il non aver accettato l’indicazione del muretto che gli suggeriva di rientrare per il cambio gomme perché l’acqua in pista stava diventando insostenibile e con le slick non si poteva continuare, pesano sul suo morale e probabilmente peseranno sulla considerazione da parte della squadra e sulla fiducia nei suoi confronti.
Il talentuoso, ma ancora immaturo, ragazzo di Bristol si è opposto con tutte le sue forze alla sosta, sbraitando via radio verso il suo ingegnere, addirittura intimandogli di stare zitto, e una volta al traguardo, ha sì ammesso il suo sbaglio, ma lo ha attribuito anche alla McLaren.
“Me ne assumo la responsabilità, ma l’errore è stato collettivo”, ha affermato ai microfoni di Sky Italia distribuendo la colpo ed entrando poi nel dettaglio di quelle fasi concitate. “La quantità di pioggia era costante, solo in un secondo momento ha iniziato ad aumentare. Gli altri team lo sapevano, ed hanno preso una buona decisione”.
Consapevole dell’importante chance mancata, il 21enne si è proclamato deluso da sé stesso. “Ho comunque fatto tutto ciò che potevo. Ero convinto che la decisione di proseguire, soprattutto dopo che ho visto Hamilton passare alle intermedie, fosse quella corretta. Quando mancano due giri al termine, sei più aggressivo nelle decisioni rispetto a quando ne mancano venti. Evidentemente doveva andare così”, ha chiosato rammaricato.
I tifosi in ogni caso ringraziano. Finalmente qualcuno che ha voglia di provarci e di buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Chiara Rainis