Hamilton esulta ma non troppo. Per lui c’è anche un’amara consapevolezza

Il successo russo fa esultare Hamilton, che però sa bene che con un Verstappen così, sarà un’impresa ottenere un altro titolo iridato

Lewis Hamilton in Russia ha centrato la vittoria numero 100 in carriera (Foto di Yuri Kochetkov - Pool/Getty Images)
Lewis Hamilton in Russia ha centrato la vittoria numero 100 in carriera (Foto di Yuri Kochetkov – Pool/Getty Images)

Un weekend comunque importante quello di Lewis Hamilton in Russia. 100 vittorie in F1 non sono da tutti. Già, proprio no, perché parliamo di numeri da fenomeno. Un fenomeno però che proprio nel giorno del record ha scoperto quanto questo 2021 sia difficile da portare a casa.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 2007, anno del suo esordio nel Circus e anche del suo primo successo. Fin dall’inizio Hamilton ha mostrato le stimmate del campione. Per come ha approcciato alla F1, senza alcun timore reverenziale nei confronti di campioni come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, ma soprattutto con una velocità impressionante.

Hamilton a quota 100

Di anno in anno, l’inglese ha portato a casa trionfi su trionfi. Una grossa mano gliel’ha data certamente Mercedes, con la quale ha dominato l’era turbo-ibrida, ma è impossibile non rendere merito a un pilota che, nonostante tutto, ha dimostrato di essere il più veloce, il più affamato, il più bravo di tutti.

Il successo numero 100 in Russia è arrivato sì anche per circostanze fortuite, ma bisogna trovarsi lì per approfittare di certi “regali”. E lui lo ha fatto. E dopo un weekend che, dopo essere partito bene, in qualifica sembrava averlo completamente rovinato. La partenza che pareva averlo messo definitivamente fuori dai giochi ma, nonostante le difficoltà, Hamilton ha resistito e ha saputo ricrearsi una chance di vittoria, che al momento opportuno, grazie anche alla sua esperienza, ha sfruttato senza esitazioni.

Questo Verstappen sarà duro da battere

Tanta l’emozione dopo il traguardo di Hamilton, che però al parco chiuso ha dovuto bere un bicchiere amaro, vedendo che il suo rivale diretto, Max Verstappen, partito dall’ultima fila, ha recuperato fino ad arrivare alle sue spalle.

La testa del campionato è ripresa, ma solo per una manciata di punti. Il massimo che poteva fare era vincere, e Lewis lo ha fatto. Ma con un olandese così è difficile festeggiare. Sì, perché come ha fatto capire con le sue parole nel post-gara, anche facendo il massimo Verstappen è lì a tallonarlo.

Insomma, anche nel giorno delle celebrazioni, il messaggio è arrivato forte e chiaro, quasi a ricordargli di non esultare troppo: Max ora, nonostante la classifica dica altro, è il più forte. E senza sorprese, è lui il favorito per il titolo. Hamilton lo sa fin troppo bene ed è per questo che il sorriso, su quel podio di Sochi, era diverso dai soliti mostrati nei 99 precedenti. Era quello di chi, nonostante tutto, sa che ora c’è uno che è lì pronto a detronizzarlo.

Hamilton e Verstappen in conferenza stampa (Foto di Andy Hone - Pool/Getty Images)
Hamilton e Verstappen in conferenza stampa (Foto di Andy Hone – Pool/Getty Images)

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