Antonio Giovinazzi svela un retroscena sfuggito alle telecamere: un brutto inconveniente tecnico che ha tormentato il suo GP di Russia
Un problema tecnico grave, che però non è emerso dalla diretta televisiva della gara, ha trasformato il Gran Premio di Russia di Antonio Giovinazzi in un autentico calvario.
È il retroscena che il pilota italiano ha svelato dopo la bandiera a scacchi. Non solo è dovuto scattare dal sedicesimo posto in griglia di partenza a causa di una penalità per aver sostituito il cambio, non solo ha perso posizioni per un contatto con Mick Schumacher avvenuto due sole curve dopo il via.
Sulla Alfa Romeo di Giovinazzi si rompe la radio
Ma a complicare maledettamente la situazione ci si è messo anche un guasto della radio, che lo ha lasciato completamente da solo per tutta la durata della corsa, senza poter contattare il suo muretto dei box. Un inconveniente che si è rivelato decisivo quando è iniziato a piovere, sul finale del GP, e Bon Giovi non ha potuto concordare con i tecnici la strategia e quindi approfittarne per rientrare in pit lane e montare le gomme intermedie. Proprio come ha fatto il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, premiato infatti con la zona punti.
“Una gara muta, senza radio dal primo all’ultimo giro”, ha rivelato il pilota di Martina Franca. “Quindi nessuna comunicazione con il team. In queste condizioni non mi ha aiutato, perché serve parlarsi. È stata una corsa molto difficile”.
L’ingegnere capo di pista della Alfa Romeo, Xevi Pujolar, ha rivelato che all’inizio Giovinazzi poteva almeno sentire cosa gli diceva il suo tecnico, ma non rispondergli. Poi è calato il silenzio totale. “Inizialmente, per alcuni giri, poteva sentirci via radio, ma noi non sentivamo lui”, ribadisce. “Poi, dopo qualche giro, abbiamo perso tutto. Questo non ci ha permesso di ottenere quello che volevamo e ha condizionato le sue prestazioni. Non abbiamo potuto correre nel modo ottimale”.
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