Il retroscena dal passato di Jorge Lorenzo: svela che cosa ha impedito ai compagni di marca in Yamaha di andare veloce come Valentino Rossi
Jorge Lorenzo conosce come le sue tasche la Yamaha, la moto con cui ha vinto i sui tre titoli mondiali in classe regina e ha ottenuto successi che non è più riuscito a replicare né in Ducati né tantomeno in Honda.
Dunque sa bene che la M1 è un mezzo molto particolare, che calza come un guanto a determinati stili di guida, come il suo e quello del suo storico compagno di squadra e rivale Valentino Rossi. Mentre ad altri piloti non va proprio giù.
È capitato a tanti centauri di alto livello, che pure non sono riusciti a raggiungere il livello di Por Fuera o del Dottore da loro compagni di marca. Ed è capitato, più recentemente, anche a Maverick Vinales, quando si è ritrovato a condividere il box con Fabio Quartararo, un altro che ha trovato un feeling ideale con la Casa dei Diapason.
“Come successe a me, la Yamaha si adatta molto bene allo stile di guida di Quartararo“, racconta il maiorchino ai microfoni del sito ufficiale della MotoGP. “Un buon pilota come Maverick, probabilmente perché la Yamaha non si addice al suo stile, ha fatto molta fatica a tenere il passo di Fabio. È successo anche a Cal Crutchlow, Andrea Dovizioso, Pol Espargaro o Ben Spies: non riuscivano ad essere veloci come Valentino Rossi o come me”.
Il Diablo, invece, approdato a Iwata ha trovato subito le condizioni perfette per dimostrare tutte le sue doti che in precedenza erano rimaste un po’ appannate: “Nessuno si aspettava di vedere Fabio così competitivo fin dall’inizio, con Petronas, nel 2019″, spiega il cinque volte iridato. “Tutti sono rimasti sorpresi, perché arrivava da tre o quattro anni in cui, per qualche motivo, non era riuscito a rispettare le aspettative che si erano create su di lui quando era più giovane. A 14-15 anni era la nuova futura superstar, quella che avrebbe potuto lottare con Marc. Ma alla fine, in Moto3, per diversi motivi non è esploso e tutti si sono dimenticati di lui”.
E così oggi Quartararo sembra aver raccolto, alla Yamaha, quel testimone dello stesso Jorge Lorenzo e di Valentino Rossi: “Se hai il talento, insisti, rimani lì, hai la mentalità giusta, concentrata e matura, alla fine ci arrivi”, conferma lo spagnolo. “È quello che gli è successo in MotoGP, quando ha trovato una moto che gli piaceva e che si adattava al suo stile di guida, ha iniziato a lavorare sulla sua mente, sulla sua concentrazione, il suo talento è riemerso e ha sorpreso tutti”.
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