Non solo Austin. La MotoGP negli Usa ha scritto pagine memorabili. In particolare al Cavatappi di Laguna Seca. Ve li ricordate quei sorpassi?
Se dici Stati Uniti e MotoGP, allora non possono non venirvi in mente i GP di Laguna Seca, altra pista spettacolare dove il Motomondiale ha corso prima di passare a Austin. Un layout che ha fatto la storia degli sport motoristici, dalla Formula Cart alla Superbike. E anche la MotoGP non poteva mancare.
Laguna Seca, la sfida Valentino Rossi-Stoner
Da sempre terreno di conquista per i piloti americani, piano piano Laguna Seca diventò anche terreno di caccia per gli europei. A vincere qui anche Valentino Rossi, ma che fatica. In particolare nel 2008 qui il Dottore conquistò un successo chiave per quello che fu il suo Mondiale numero 8.
Quasi a metà stagione, il GP americano era uno spartiacque importante. Dopo tre vittorie di fila, Casey Stoner sembrava destinato a un nuovo successo iridato. E l’appuntamento di Laguna Seca sembrava quello giusto per dare un’altra spallata al campione di Tavullia, l’unico a contrastarlo. Rossi però, nonostante tutto, doveva dare un segnale al campionato. Ma la pista americana non era stata sempre molto amica.
In prova e in qualifica Stoner sembrò imbattibile, con distacchi netti dati agli avversari. L’australiano conquistò la pole con oltre mezzo secondo su Rossi, che sapeva bene che farlo scappare avrebbe significato, ancora una volta, una piazza d’onore che non avrebbe fatto altro che galvanizzare il rivale e metterlo in condizioni di inferiorità nella sfida.
Pronti-via e fu ben chiaro che la questione sarebbe stata solo tra loro due. Ne nacque infatti un duello infuocato, che è passato alla storia come uno dei più belli del Motomondiale. Una serie di sorpassi e controsorpassi al limite, culminati poi con l’attacco di Rossi a Stoner al celebre Cavatappi, una S in picchiata da brividi, dove i piloti non vedono nulla e devono andare a istinto, pena il finire fuori pista, e anche in maniera pericolosa. Il Dottore affondò la staccata, finendo proprio sulla ghiaia interna e rientrando in pista rischiando davvero tanto, con Stoner che non potè altro che allargare la traiettoria per evitare il contatto.
La manovra fu audace, tanto da mandare su tutte le furie Stoner, che dopo qualche giro all’inseguimento del pilota italiano sbagliò l’approccio all’ultima curva, finendo sulla ghiaia per poi finire secondo sì ma a oltre 13″ da Rossi. Un sorpasso che, secondo molto, fu il vero colpo che decise il Mondiale di quell’anno.
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2013, Marquez copia Rossi
Qualche anno dopo, esattamente nel 2013, riecco che la scena a Laguna Seca si ripete. Ma stavolta è Valentino Rossi a subirla. Protagonista stavolta è Marc Marquez, il nuovo che avanza, quello che non solo vuole battere l’idolo ma anche con le sue stesse tattiche.
Il talento di Cervera ha vinto la sua prima gara al secondo colpo, proprio negli Usa, in Texas. E nella seconda tappa a stelle e strisce vuole ripetersi. Lo spagnolo viene dal secondo trionfo al Sachsenring e nel weekend americano mostra di nuovo i muscoli. E lo fa proprio con Rossi. Quel punto, il Cavatappi, lo studia per bene, anche con lo scooter nei giorni precedenti. E in gara vuole proprio esagerare, emulando quel sorpasso del 2008.
Tanto fa che alla fine ci riesce, andando anche oltre il punto in cui finì Rossi qualche anno prima. Un sorpasso iconico, di cui si è voluto impossessare anche lui. Per lo spagnolo arrivò un altro trionfo, nell’anno del suo primo Mondiale MotoGP.
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