Marquez oggi ha parlato da Austin di vari temi. Tra questi anche l’accusa di Fabrizio di essere un esempio negativo per i giovani piloti.
Non poteva mancare Marc Marquez nella conferenza stampa del Gran Premio delle Americhe 2021. In MotoGP ha vinto sei volte consecutivamente la gara di Austin ed è tra i più attesi del weekend.
Quella texana è una pista impegnativa a livello fisico e il pilota Honda non è ancora al 100%. Tuttavia, le sue condizioni stanno migliorando e aver avuto una breve pausa dopo Misano gli è stato sicuramente di aiuto. Non dovesse vincere, è facile comunque pronosticarlo almeno sul podio.
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MotoGP, Marquez su Austin e Fabrizio
Marquez nella conferenza stampa di oggi ha parlato delle sue aspettative per l’appuntamento a Austin: «Non si può paragonare Misano a Austin, io comunque cercherò di divertirmi perché mi diverto sempre su questa pista. In questa stagione sto più soffrendo che divertendomi. Sicuramente è un tracciato complesso, con tanti cambi di direzione e diversi punti di frenata, molti sono sulla sinistra e questo è ideale. Sono pronto a godermela. Se mi diverto in moto, il resto viene da sé».
A Marc viene chiesto anche delle novità provate nel test di Misano e se gli ha dato fiducia aver provato la nuova RC213V: «C’è una bella differenza tra le due moto. In Honda hanno lavorato duramente, sono riusciti a migliorare nei nostri punti deboli. Stiamo cercando di capire. Anche gli altri sono stati veloci, comunque non è stato niente male. Dobbiamo continuare a lavorare per prepararsi al 2022».
Inevitabile domandargli delle dichiarazioni fatte da Michel Fabrizio, che ha preso lui come esempio negativo che i giovani seguono in pista dopo la morte di Dean Berta Vinales nella gara Supersport 300 a Jerez: «Innanzitutto voglio dare tutto il mio sostegno a Maverick e alla famiglia Vinales. È una stagione triste per il mondo delle moto. Quando ho letto quelle parole, non ho capito come un pilota possa arrivare a dire queste cose in questa stagione così triste. Dico anche che non mi va di perdere tempo nel rispondere a questo commento, quando l’ho letto mi sono detto che va dimenticato».
Fabio Quartararo si è schierato con Marquez: «A volte le persone parlano tanto per… È una perdita di tempo stare a leggere certi commenti. Tutti guardano Marc perché è il migliore e tutti vogliono essere come lui, ma non commento ulteriormente…».
Stessa cosa ha fatto Francesco Bagnaia: «In questi momenti dovresti avere rispetto e startene zitto. Bastava guardare quello che è successo».
All’otto volte campione del mondo viene chiesto se c’è un segreto per essere rapidi a Austin: «Non so quale sia il segreto per essere veloci qui. Io cerco di essere a mio agio e di gestire bene il mio stile di guida sul tracciato. Nel 2013 in un test ho dato 2 secondi a Pedrosa, Lorenzo e Rossi. Non so perché, la Honda mi chiese come ho fatto e non sapevo. Forse il mio stile di guida si adattava bene. La pista è cambiata, adesso è più difficile essere veloci. Forse soffrirò un po’ i cambi di direzione, ma cercherò di restare calmo e penso di riuscire a gestire tutto bene. Non voglio pensare alla spalla, voglio godermi il tracciato».
Tornando alla nuova Honda RC213V, Marquez spiega in cosa si è intervenuti principalmente: «Il nostro punto debole quest’anno è stato il grip al posteriore. Questa è l’area in cui ci siamo concentrati di più, siamo riusciti a migliorare bene anche se abbiamo perso da un’altra parte. Sappiamo che possiamo migliorare in un’area e perdere in un’altra. È importante avere il giusto bilanciamento».