Il circuito di Austin si preannuncia tra i più impegnativi in campionato. Michelin è attesa da una nuova difficile sfida.
Dopo due anni di assenza la MotoGP ritorna ad Austin, una pista fortemente abrasiva che rappresenta una vera sfida per le gomme. Solitamente questo Gran Premio si teneva ad aprile con temperature medie intorno ai 25°C, mentre in questo periodo la colonnina di mercurio supera i 30° C. Il circuito ha un senso antiorario e alcune parti sono state ispirate da settori di tracciati iconici come Hockenheim, Silverstone, Interlagos o Österreichring. Vanta inoltre il rettilineo più lungo del Motomondiale con i suoi 1,2 km.
In base ai dati raccolti Michelin porterà tre tipi di slick al COTA, Soft, Medium e Hard, le gomme anteriori sono simmetriche, mentre le quattro opzioni posteriori – inclusa una Hard aggiuntiva dovuta al rifacimento della superficie – sono asimmetriche con un lato destro più duro. Di solito la pioggia non ha mai fatto la sua presenza, ma bisogna prepararsi ad ogni evenienza. Il fornitore francese ha portato Soft e Medium per la parte anteriore e posteriore, quest’ultima essendo asimmetrica con una spalla destra più dura. “Sarà un grande cambiamento lasciare l’Europa per la prima volta dalle due gare inaugurali della stagione in Qatar, – dichiara Piero Taramasso, boss della Michelin Motorsport -. Ma è bello poter incontrare i tifosi negli Stati Uniti e vederli assistere a questo favoloso spettacolo offerto dalla MotoGP”.
In una stagione in cui le gomme hanno fatto parlare tanto di sè, il Gran Premio di Austin sarà un altro banco di prova per Michelin. “Quest’anno sarà ancora più complicato perché non abbiamo mai corso qui in questo periodo. La temperatura della pista sarà diversa da quella che di solito conosciamo e non corriamo qui da aprile 2019. Potrebbe essere cambiato molto – conclude Piero Taramasso -. Tuttavia, sono sicuro che la nostra dotazione consentirà ai piloti di attaccare al limite e contribuirà a una gara intensa ed emozionante”.
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