La questione sicurezza è all’odine del giorno dopo la morte di Dean Berta Vinales. Chicho Lorenzo lancia una “pazza” idea.
Sono giorni in cui il tema sicurezza riecheggia nel motorsport e in particolare nei paddock della MotoGP e della SBK. Diverse le idee sul banco delle discussioni, come la riduzione dei piloti partecipanti, l’innalzamento dell’età minima, il segnale luminoso sul display in caso di cadute in pista. Per molti potrebbero non bastare, Valentino Rossi chiede sanzioni più severe per le giovani leve che guidano in maniera troppo aggressiva, disposti a prendersi rischi e a mettere a rischio l’incolumità altrui pur di guadagnare qualche posizione.
Tra le proposte più estreme merita di essere citata quella di Chicho Lorenzo, da tempo commentatore del Motomondiale sul suo canale YouTube Motogepeando. In un dibattito sulla rete televisiva spagnola ‘Telenova’ il padre di Jorge Lorenzo ha trovato un’idea a dir poco sensazionale: penalizzare i piloti che cadono! “Cadranno una o due volte, ma la terza volta non cadranno”.
A prima vista la proposta è sembrata folle agli interlocutori in studio, ma dopo un’ulteriore riflessione sembra una proposta molto interessante che merita di essere discussa. Oltre a ridurre le cadute, avrebbe un effetto educativo sui piloti in crescita. Sul suo profilo Twitter Chicho Lorenzo precisa la sua tesi: “Le cadute sono una delle prime cose su cui “lavorare” per evitarle e le cadute possono essere convertite in numeri, classificarle in base alle loro cause e analizzarle alla ricerca di indizi che possano, quantomeno, ridurle in quantità. Non possono mai essere sradicate, ma possono essere ridotte”.
Sulla età minima elevata a 18 anni per partecipare ad un campionato mondiale Lorenzo senior non è d’accordo: “Aumentare l’età minima non ridurrà questo tipo di incidenti mortali, ma li trasferirà solo da una fascia di età all’altra. C’è molto di più che si può fare, ma quelli che credono che funzionerà pensano stiano vincendo la battaglia”.
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