E’ ancora Marquez il re del Texas, con Quartararo terzo a controllare la situazione. Passo indietro per Pecco, mentre segnali positivi arrivano da Dovizioso
Marc Marquez si conferma re del Texas, almeno per il momento. La concorrenza ad Austin infatti per lo spagnolo è molto agguerrita, ma vedremo se basterà. Intanto però il talento di Cervera chiude la prima giornata di prove davanti a tutti.
Dopo una prima sessione umida, chiusa comunque sempre in prima posizione, Marquez ha dominato anche sull’asciutto, ma non ha fatto il vuoto come in altre occasioni. C’è da dire però che l’iberico si è confermato essere il pilota più a suo agio sul circuito americano, che non sembra essere messo molto bene, con diversi avvallamenti che hanno fatto correre più di un rischio a tutti.
Ha lavorato tanto con la gomma posteriore dura e media Marquez, proprio in vista della gara, ed è sembrato davvero di un altro livello rispetto agli altri. L’incognita però rimane la durata, visto che comunque anche oggi, durante la sessione, ha dovuto prendersi delle pause. Di sicuro però per la pole è lui il favorito.
Lo spagnolo ha preceduto un buon Jack Miller, che ha confermato il buon feeling della mattinata, ma che dovrà trovare qualcosa per domenica, dove ultimamente fa più fatica. Nonostante le Yamaha fatichino, Fabio Quartararo è sempre lì, terzo dopo una mattinata difficile. Di sicuro non sarà un GP all’attacco per il francese, che proverà a limitare i danni.
Ma non è solo Marquez ad andare forte, perché le Honda comunque hanno mostrato un ottimo spunto, segno che digeriscono bene le buche del tracciato. Ottimo Pol Espargarò, quarto proprio davanti al non ufficiale Takaaki Nakagami. Alle spalle il tris di Ducati formato da Pecco Bagnaia, Jorge Martin e Johann Zarco, che devono trovare qualcosa in più non solo per la gara ma anche per la pole.
Così come devono fare di più le Suzuki, con il solo Alex Rins in top ten (davanti a un sempre più convincente e Enea Bastianini), mentre il campione in carica Joan Mir per ora è tredicesimo e decisamente in crisi sul ritmo. Passo avanti deciso di Andrea Dovizioso, che in alcuni frangenti ha mostrato davvero un ottimo passo, segno che un passo alla volta sta trovando le giuste misure a una Yamaha comunque sofferente. Basti vedere Franco Morbidelli (15°) e Valentino Rossi (17°), in fondo per motivi ben diversi e ormai noti. Fa specie invece vedere un’Aprilia così in crisi, con Aleix Espargaro solo ventesimo, anche se vittima di una scivolata nel finale.
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