Grande pole di Bagnaia, che chiude davanti a Quartararo e Marquez. Per la gara è ancora incognita gomme. Bene Marini, flop Miller
Guai a darlo fuori dai giochi. Pecco Bagnaia ad Austin, dopo un weekend complicato, tira fuori il coniglio dal cilindro proprio nel momento migliore, quando c’è da giocarsi al pole. E lancia un guanto di sfida importante a Fabio Quartararo.
Tra le Ducati sembrava quella più in difficoltà, ma alla fine il piemontese ha trovato non solo confidenza con la Ducati ma anche il giro perfetto. Merito anche di quel Jack Miller che sì ha toppato nel momento topico, chiudendo decimo dopo libere praticamente dominate, ma in FP4 ha dato al compagno di squadra un’idea di come affrontare quel T1 così pieno di buche che ha messo in crisi Pecco.
Bello che a mettere fine al dominio di Marc Marquez (terzo ma comunque soddisfatto) sia stato proprio Bagnaia, segno dei tempi, del nuovo che avanza. Ci voleva sangue freddo davvero per avere la meglio su un circuito davvero martoriato, lui ci ha messo davvero tutto se stesso. E domani in gara può davvero fare qualcosa d’importante. Vedremo se alla fine Ducati deciderà di provare con la dura rispetto alla morbida degli avversari. Ma vedendo le FP4 e il ritmo delle Rosse, forse può essere la mossa giusta, anzi, vincente.
Per Bagnaia sarà sfida a Quartararo fin dall’inizio. Il leader del campionato ha faticato sì nei punti veloci, ma in generale sembra essere messo molto bene. E non era scontato, visto come le Yamaha faticano anche qui in Texas. Ha faticato anche tanto Marquez, che c’ha messo una pezza col talento infinito che ha, ma domani in gara ci sarà ancora una volta da soffrire fisicamente. Ma se reggerà fino a oltre metà, può essere davvero pericoloso.
Bene Jorge Martin, quarto con un guizzo finale davvero ottimo, che con Takaaki Nakagami domani può essere un outsider da non sottovalutare troppo. Così come le Suzuki di Alex Rins e Joan Mir, che nelle ultime libere sembrano aver trovato qualcosa almeno sul ritmo gara. Bello vedere il passo in avanti di Luca Marini, che ha trovato qualcosa girando spesso dietro a Bagnaia.
Sarà invece un altro gran premio di sofferenze per il trio Andrea Dovizioso-Valentino Rossi-Franco Morbidelli. Ma se il primo e l’ultimo devono solo aver tempo, il Dottore invece fatica ancora tanto a ritrovare quel feeling decente con una M1 che sembra ormai averlo tradito definitivamente.
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