Pecco Bagnaia svela il segreto del giro capolavoro che gli è valso la pole position al Gran Premio delle Americhe di Austin: è stato aiutato da un collega
Una pole position davvero imperiosa quella messa a segno da Pecco Bagnaia ad Austin. Il pilota italiano ha così messo fine al regno di Marc Marquez, che in qualifica durava ormai dal 2013. E non è un caso che ce l’abbia fatta proprio lui.
Bagnaia, aiuto decisivo nelle libere
“Sono veramente contento perché è tutto il weekend che fatichiamo molto”, ha ammesso Bagnaia nel posto qualifiche a Sky Sport. “Abbiamo compiuto un passo avanti pazzesco nelle quarte prove libere seguendo Jack Miller, ho imparato da lui il primo settore, dove riusciva a schivare tutte le buche, poi ho trovato un extra feeling con l’anteriore”.
Un aiuto dunque fondamentale per trovare quel feeling che stava mancando finora. Ma non è stato solo quello a regalare all’italiano il miglior tempo: “Siamo partiti per il weekend ma ci stavamo perdendo”, ha ammesso. “Andavamo dietro alle buche, ma così facendo stavamo limitando il feeling nel guidare. Alla fine siamo tornati alla moto di Misano e a quell’assetto. E da quel momento mi sono trovato subito meglio, anche grazie a Jack (Miller, ndr) che mi ha insegnato quel primo settore dove fa spavento. Per il resto è stata una questione di feeling”.
Ora ha ritrovato la “sua” Ducati
Vederlo letteralmente volare sulle buche di Austin, senza paura, è stato un vero spettacolo. E Bagnaia ammette: “Quella di stamattina non era la mia moto, poi ho ritrovato le sensazioni e sono andato molto forte. Sapevo che avevo un po’ di margine dopo il primo giro, poi ho dato tutto nel secondo”. E prova a raccontare le sensazioni vissute sulla Desmosedici: “Mi si è chiusa davanti più volte, ma mi sentivo davvero molto bene e ho dato tutto. È stato un gran giro”.
Ora c’è da pensare alla gara e alla sfida con Quartararo e Marquez che partiranno accanto a lui, ma Pecco sembra molto soddisfatto: “Di solito quando partivo così non riuscivo a raddrizzare le prove, ma alla fine il passo nelle ultime prove libere è stato buono. L’incognita gomma gara però c’è”.
E a chi gli chiede se ora è lui il più forte, Bagnaia ci scherza su: “Non sono il migliore, c’è Fabio, io sono il secondo migliore ora. Siamo qui tutti per essere i più veloci, alla fine non c’è un migliore o peggiore, forse il migliore è anche il più costante”.
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