Pecco Bagnaia si esprime sull’ipotesi che è circolata nel paddock di Austin: quella di una ribellione dei piloti che faccia saltare il GP
Le conferenze stampa al termine delle prove libere del venerdì del Gran Premio delle Americhe di MotoGP si sono trasformate in un unico, grande coro: la pista di Austin è troppo pericolosa, le condizioni sono inaccettabili.
Lo hanno affermato, con una voce sola, tutti i piloti. Tanto da far spuntare nel paddock addirittura un’ipotesi clamorosa: che i concorrenti si ribellino e si rifiutino di disputare la gara di domenica.
Su questa possibilità si è espresso esplicitamente anche Pecco Bagnaia, a fine giornata: “Siamo tutti arrabbiati, parleremo in commissione sicurezza e capiremo che cosa fare. Io dirò la mia: in teoria non siamo obbligati a correre, ma basta che due o tre piloti decidano di farlo e allora lo dovremo fare tutti. Abbiamo tutti la stessa opinione, ma siamo qui per correre e lo faremo”.
Bagnaia, the show must go on
Il torinese della Ducati non sembra dunque molto incline a gettare la spugna, anche per considerazioni legate alla classifica: “Per Quartararo, che ha quarantotto punti di vantaggio, è facile proporre di fermarsi. Io sto lottando per il titolo e se non corressi andrei in perdita: per me è più difficile”, ammette. “Ma, d’altra parte, se non ci si sente sicuri a guidare in queste condizioni è facile commettere errori. Non si può spingere al limite perché si è sempre oltre il limite. E, quando cadi, c’è il rischio di rimanere in mezzo alla pista. È pericoloso, non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere”.
Anche Bagnaia, insomma, è molto critico nei confronti del tracciato texano: “Questo è uno dei circuiti più pericolosi su cui abbia mai corso. Non si può guidare solamente pensando ad andare più forte possibile, ma bisogna tenere stretta la moto per non farla muovere, è dura. Non ci si può rilassare, altrimenti si cade. In gara sarà difficile anche solo restare in pista, perché la moto ha dei comportamenti che non ti aspetti”.
LEGGI ANCHE —> Valentino Rossi fa una promessa: “Non farò come Michael Schumacher”