Grande spavento ad Austin per Andrea Migno, coinvolto in una caduta nel finale creata da Oncu, che si becca poi due GP di squalifica
Un botto che ha tenuto tanti col fiato sospeso davanti alla tv. Solo quando si sono visti tutti e tre i piloti coinvolti in piedi si è tirato un grosso sospiro di sollievo. Il weekend di Austin ha regalato emozioni forti in Moto3. Con un incidente che ha rischiato davvero di rendere nero il ritorno del Motomondiale in America.
Il botto visto in Moto3 poteva davvero avere esiti nefasti, ma andiamo con ordine. Siamo nel finale di una gara tiratissima. Il turco Oncu nel secondo rettilineo affianca Alcoba e poi gli taglia la strada, centrando la gomma anteriore dell’avversario: la caduta in piena velocità è inevitabile. Dietro Andrea Migno centra la moto dello spagnolo, decolla e ricade sul lato della pista, scivolando per diverse decine di metri.
Dietro ad Acosta va peggio, perché vola anche lui letteralmente sulla moto di Alcoba ma finisce per sbattere anche sulle barriere a bordo pista. E dietro, con le moto anche di Migno e Acosta in pista, è un miracolo che tutti gli altri passino illesi. I tre per fortuna si rialzano prontamente, acciaccati ma soddisfatti di non essersi fatti male, anzi. Di aver evitato qualcosa di peggiore che una semplice botta.
Nel post gara Migno è una furia: “Abbiamo fatto una caduta potenzialmente mortale“, ha detto ai microfoni di Sky Sport. “Chi di dovere deve fare qualcosa adesso, cosa deve succedere di più? Quest’anno sono già morti tre ragazzi per incidenti del genere, non si può andare avanti così. Non si può correre così”.
E se la prende con la manovra di Oncu, che poi ha rimediato due GP di stop da parte dei commissari di gara: “Bisogna dire la verità e fare qualcosa adesso. Non è più possibile rimandare. Durante la caduta mi sono spaventato molto. Bisogna prendere una decisione ora! Questo non è modo di correre. Bisogna cambiare qualcosa nella categoria e nel comportamento dei piloti in pista. È un discorso che fa rabbrividire ma è la realtà dei fatti e non mi sembra di dire delle cose fuori dal mondo. Delle manovre come quelle fatte da Oncu se ne vedono a decine durante le gare nel gruppo. Io spero che questo sia un ulteriore episodio che spinga chi di dovere a prendere delle decisioni per cambiare qualcosa”.
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