Luca Marini centra la zona punti nel GP di Austin. Passi avanti dopo il test di Misano, ma alcuni problemi sulla sua Ducati permangono.
Luca Marini chiude il GP di Austin in zona punti per la nona volta nella stagione 2021 dopo essere partito dalla terza fila. Un buon risultato che però non rende onore al pilota del team Sky VR46 Avintia che ambisce a traguardi più prestigiosi. L’inizio non è stato facile per il rookie che ha perso varie posizioni ritrovandosi a gravitare in fondo alla zona punti, ma ha stretto i denti ed ha tagliato il traguardo in 14esima piazza portandosi a casa due punti.
Soliti problemi tecnici con la sua Ducati Desmosedici, acuiti dalle condizioni dell’asfalto costellato di buche e crepe e dalle alte temperature oltre i 40° C. “Direi che abbiamo riscontrato in gara un po’ gli stessi problemi delle ultime gare e che non mi premettono di fare la differenza che vorrei a livello di guida. Nel complesso un weekend comunque positivo: dobbiamo essere contenti con tutta la squadra dei passi in avanti fatti da Misano – ha detto Luca Marini al termine della gara di Austin -. Ho fatto fatica a livello fisico sul long run e a guidare come avrei voluto per essere più veloce”.
Una pista molto fisica quella texana che, secondo il team manager Ruben Xaus, deve mettere in evidenza come sia importante la preparazione fisica. “Un weekend di alti e bassi: sono molto contento della performance di Luca in qualifica, ha fatto un bellissimo giro in Q1 e ha guidato in maniera eccezionale. La moto sembrava davvero velocissima e ha centrato la terza fila. Ancora una volta confermiamo che la MotoGP è una categoria di altissimo livello, con gare lunghe e molto toste. Ci è mancato qualcosa a livello fisico, un aspetto su cui lavorare per affrontare al meglio il long run di gara”.
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