Pol Espargarò 10° nel GP del Texas, si assume ogni responsabilità per la prestazione opaca. La vittoria di Marc Marquez non lascia spazio ad alibi.
Pol Espargarò centra la top-10 ma non è per niente soddisfatto della sua prestazione in Texas. Dopo la caduta del sabato sembra aver perso la bussola in sella alla RC213V e scarica su di sé ogni responsabilità. D’altronde la vittoria di Marc Marquez non lascia spazio a nessun alibi, arrivata peraltro in maniera schiacciante. Ad influire sulle prestazioni dell’ex pilota KTM le alte temperature e la stanchezza dovuta ad un asfalto troppo insidioso che costringeva i piloti ad una grande sforzo fisico.
Le aspettative erano certamente migliori per il GP di Austin, dove le Honda hanno sfoggiato subito una considerevole velocità, anche con Taka Nakagami. “Abbiamo iniziato bene il weekend, ma dall’incidente di sabato ho iniziato a perdere confidenza con i primi. In gara non potevo girare come volevo ed è stato frustrante – ha raccontato Pol Espargarò -. Il circuito è lungo e fisicamente impegnativo. È difficile essere coerenti qui per tutto il week-end. Ho commesso errori che mi hanno lasciato senza opzioni per combattere”.
Mai avrebbe immaginato che tali condizioni richiedessero uno sforzo fisico immane. “Fisicamente stanco, molto stanco, perché non ho potuto guidare con calma, sempre consapevole che l’avantreno non si chiude e dovendo evitare cadute.. Quando sei così, guidi molto teso e questo ti provoca un’enorme stanchezza. Quindi più stanco di quanto mi aspettassi o avrei dovuto essere”. Il nocciolo del problema risiede come sempre sull’avantreno della sua Honda RC-V. “Venerdì siamo partiti bene perché c’era poco grip in pista, che è il momento in cui la moto funziona meglio. Sapevamo che avremmo avuto problemi di grip all’anteriore, ma ho dovuto guidare in modo molto conservativo per arrivare fino in fondo con queste gomme”.