Michel Fabrizio ritorna a tuonare contro i vertici del motociclismo dopo la sfiorata tragedia di Austin e critica il team Aspar.
Michel Fabrizio ha preso una posizione molto severa dopo la morte di Dean Berta Vinales. Non solo ha saltato la gara di Jerez ma ha deciso di ritirarsi dal mondo delle corse, come forma di protesta verso un mondo che non rispecchia più i valori di una volta, criticando l’aggressività di alcuni piloti e la mancata presa di posizione dei vertici nazionali e internazionali del motociclismo.
Ha citato Marc Marquez come “cattivo esempio” da imitare, con il diretto interessato che nella conferenza stampa di Austin ha preferito non commentare. Proprio in Texas si è verificato un altro episodio che ha sfiorato l’ennesima tragedia, quando in Moto3 Deniz Oncu ha scatenato un incidente dovuto alla sua negligenza. “Basta, non possiamo continuare così, anche in Texas la tragedia era vicina”, ha commentato Michel Fabrizio.
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A questo punto reclamare ancor più a gran voce un intervento di Dorna e FIM affinché si agisca sul regolamento. “La squalifica inflitta a Deniz Oncu è d’obbligo, ma non c’è tempo: le federazioni nazionali e internazionali devono prendere misure serie”. E critica anche il comportamento del team Aspar che ha festeggiato la vittoria di Izan Guevara: “Non si può assistere in silenzio alla scena della festa della squadra di Aspar Martinez in un momento che poteva diventare drammatico e che solo la fortuna ha evitato… Bisogna sanzionare anche il cattivo esempio di Aspar Martinez e della sua squadra. Come nel calcio, va sanzionata la responsabilità oggettiva e soggettiva della squadra. Non partecipiamo ad una situazione del genere”.