In che cosa consiste l’impegno finanziario
La somma versata annualmente sarà pari a 20 milioni di euro, di cui 12 provenienti da fonti governative (7 dal Ministero degli Affari esteri e dall’Istituto per il commercio estero, e 5 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), 5 dalla Regione, 2 dal Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale imolese e 1 dall’Automobile Club Italiano.
Questo, dunque, dovrebbe bastare per confermare il round all’Enzo e Dino Ferrari dal 2022 al 2025. “Dopo le ultime due edizioni sperimentali della corsa, ora Imola potrà davvero tornare a essere un appuntamento fisso”, le parole di Bonaccini che ha poi promesso un salto di qualità.
Certamente a giocare a favore del tracciato emiliano c’è la vicinanza con la città. Un beneficio non da poco che agevola l’organizzazione di un evento a tutto tondo, specialmente in prospettiva quando non ci saranno più le limitazioni legate al Covid. Di sicuro il promoter non dovrà sforzarsi molto per fare un lavoro migliore di Monza dove, anche nel 2021, con meno pubblico da gestire ci sono state falle importanti (come purtroppo ormai prassi) e parecchie complicazioni.
Chiara Rainis