Franco Morbidelli rivive i momenti di apprensione durante la gara Moto3 ad Austin. Ma rimprovera anche la decisione della Direzione Gara.
La gara di Moto3 ad Austin ha lasciato tutti con il fiato sospeso, sia gli spettatori a casa che i piloti all’interno del paddock. La manovra di Deniz Oncu ha scatenato un effetto carambola che rischiava di provocare un’altra tragedia a distanza di una settimana dalla morte di Dean Berta Vinales. Tanti atleti della classe regina si sono detti soddisfatti per la dura sanzione inflitta al pilota turco, due giornate di stop, sebbene qualcuno avesse gradito una penalizzazione ancora più severa.
La paura di Franky Morbido
Anche Franco Morbidelli ha vissuto quei momenti con grande ansia, per di più era coinvolto l’amico Andrea Migno che ha rischiato davvero grosso. “Che choc. ‘Mamma mia’. Avevo molta paura per i ragazzi coinvolti nella caduta. Avevo molta paura per Mig. Bisogna dare una regolata, bisogna fare qualcosa”. Un coro unanime dinanzi al quale Dorna e FIM non possono restare immobili, due episodi in pochi giorni, solo la fortuna ha evitato che l’incidente fosse mortale.
Il vicecampione del team Yamaha spera la sanzione di due giornate inflitta ad Oncu sia solo “un inizio”. Bisogna disciplinare la nuova generazione al rispetto per il rivale e alla massima cautela, anche a costo di perdere qualche posizione recuperabile poco dopo. Discutibile anche la decisione della Race Direction di riportare la Moto3 in pista per soli cinque dopo il primo incidente. “Forse avevano troppa fiducia in questi ragazzi. Ma questi ragazzi… non so se ha a che fare con la generazione o la categoria e il tipo di moto che guidano. Non lo so, ma il risultato è che le gare sono molto, molto pericolose. Sono già molto pericolosi sui 100 km, ma se li accorci a 25 km e fai una corsa sprint, il pericolo aumenta notevolmente – ha concluso Franco Morbidelli -. È stata una decisione discutibile”.