Paolo Simoncelli commenta l’incidente avvenuto ad Austin nella gara di Moto3. Una mancata tragedia che riassume con freddo sarcasmo.
L’incidente avvenuto durante la gara di Moto3 ad Austin resta scolpito davanti agli occhi degli uomini del paddock e dei tanti fan che stavano assistendo sugli spalti e in tv. Solo per caso non si è ripetuta la tragedia e ogni volta viene in mente quanto avvenuto a Sepang il 23 ottobre 2011 con il povero Marco Simoncelli.
Oggi suo padre Paolo gestisce una squadra nella classe cadetta e sul suo blog commenta l’accaduto con il suo solito piglio sarcastico ma crudo. Stavolta non scrive il solito comunicato stampa in cui fa un bilancio della gara e dei suoi piloti. Allusioni pungenti, provocatorie, una critica aperta a chi dovrebbe intervenire con norme severe e serie.
Una tragedia sfiorata
Poche righe per commentare la manovra folle di Deniz Oncu che poteva costare la vita a Jeremy Alcoba, rimasto illeso solo perché protetto dalla moto che scivolava sull’asfalto insieme a lui. “Dopo aver visto più volte l’incidente della Moto3, anche al rallentatore, credo che ci sia solo una cosa da dire: che bella giornata! Sì, domenica è stata davvero una giornata meravigliosa”, dichiara Paolo Simoncelli con un tono molto pungente.
“Sarebbe troppo facile fare polemica, si potrebbe parlare di educazione dei piloti, che dovrebbe essere insegnata dalle minimoto in poi, ma domenica sono rimasti tutti illesi, siamo scivolati davanti a una tragedia e finalmente il colpevole è stato bandito per due gare”, ha aggiunto il boss del team SIC58. “Quindi dovremmo goderci questo dono. Ricorderemo Austin come un Gran Premio felice, tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo e prepararci per Misano”.