La famiglia Ecclestone potrebbe rientrare in F1 dalla porta principale. Dopo Bernie, sua moglie Fabiana si candida alla vice presidenza Fia
Ai volanti ceduti tra padri e figli d’arte siamo ormai abituati. Ma non era mai successo, almeno finora, che la successione dinastica riguardasse addirittura i vertici della Formula 1. Ebbene, è quello che potrebbe presto riguardare la Federazione internazionale dell’automobile, dove potremmo ritrovarci la parente di un volto molto noto del passato di questo sport.
Si tratta di Fabiana Ecclestone (all’anagrafe Fabiana Flosi), dal 2012 moglie di quel Bernie che è stato per decenni il patron del Mondiale a quattro ruote, almeno fino a quando il controllo dei diritti commerciali non è passato nelle mani del gruppo americano Liberty Media, nonché madre di suo figlio Ace. Proprio lei, 46enne avvocato brasiliana, si è candidata a vice presidente federale, in ticket con il 59enne imprenditore di Dubai Mohammed Bin Sulayem.
Ecclestone, dal marito alla moglie
Ovvero, l’altro candidato alla presidenza Fia oltre a Graham Stoker, che rappresenterebbe il segno della continuità con il numero uno uscente Jean Todt, di cui è attualmente vice presidente vicario per lo sport. Si badi bene, Fabiana non è solo moglie di Mr E, ma vanta un curriculum di grande esperienza nel mondo dell’automobilismo: è stata responsabile marketing per gli organizzatori del Gran Premio del Brasile (e proprio sul circuito di San Paolo conobbe Bernie, nel 2009), oltre ad aver lavorato nelle commissioni federali per le donne nel motorsport e per i record di velocità terrestri.
Inevitabile, però, che il caschetto bianco più famoso del paddock metterà lo zampino in questa campagna elettorale. Pur non avendo più ruoli attivi, infatti, Ecclestone continua a conservare una grande influenza e quindi farà in modo di orientare voti pesanti a favore del binomio tra Ben Sulayem e sua moglie. Forse potrebbe essere proprio lui a far pendere in maniera decisiva l’ago della bilancia per il dopo Todt.
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