Dovizioso ha parlato del rapporto con Marquez, del ritorno in MotoGP, della sua carriera e anche di Valentino Rossi. Interessanti le sue parole.
Anche Andrea Dovizioso tra gli ospiti del Festival dello Sport a Trento. Dopo Francesco Bagnaia e Jack Miller, un altro pilota MotoGP ha parlato al noto evento promosso da La Gazzetta dello Sport.
Il forlivese ha avuto modo di tornare a parlare del suo ritorno nella classe regina, che è avvenuto grazie a Yamaha e al team Petronas SRT: «Doveva arrivare l’occasione giusta e ho avuto un po’ di fortuna. Ci voleva questa proposta, perché credo che non avrei accettato altro. Mi sentivo di dover tornare, anche se ho preso un rischio».
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Dovizioso sulla pausa della MotoGP, Valentino Rossi, Marquez e carriera
Dovizioso ha anche raccontato come sono stati i mesi lontano dalla MotoGP, dopo l’addio dalla Ducati: «Sono stati dieci mesi stupendi. Quando ti fermi dopo vent’anni che hai ripetuto le solite cose, se aggiungi che l’ultima stagione non l’ho vissuta serenamente, scopri il piacere di non dover ripetere le stesse routine. Ho vissuto un inverno libero, senza impegni. Ho comprato un camper e ho vissuto di motocross tutti i giorni. Il mio distacco dalle gare non l’ho vissuto male».
Il tre volte vice-campione del mondo MotoGP e una volta iridato 125 è arrivato a certi livelli anche studiando altri colleghi: «Ho sempre cercato di studiare, di apprendere dagli altri piloti. Poggiali, poi Pedrosa, Valentino Rossi. Ogni pilota ha lati positivi, se li individui è strepitoso e cerchi di capire se puoi apprendere qualcosa da loro».
A proposito di Valentino Rossi, suo attuale compagno di squadra, ha raccontato che il Dottore non sembrava credere al suo addio nel 2020: «Ero in sala stampa per l’intervista post-gara e per molti era la mia ultima gara, come fosse l’ultimo giorno. Ho visto nei suoi occhi come se non fosse così e non so perché, non aveva in mente questa cosa. Per lui era un giorno normale, ci siamo salutati normalmente. Averlo nel box? Fa strano, è sempre stato un avversario. Comunque è bello, fa piacere. A parte il Valentino pilota, è iper carismatico e ha portato in questo sport situazioni nuove. È una persona unica, indipendentemente dai risultati».
Dovizioso si è espresso anche sulle condizioni fisiche di Marc Marquez e del suo eventuale ritorno al top nel 2022: «Non lo so, secondo me non lo sa neanche lui. La situazione forse non è chiara, se può migliorare fisicamente o no. Ci ho parlato un po’ ad Austin, è una situazione difficile. Rapporti? Tranquillo. Ma io di base ho cercato di avere un buon rapporto con gli altri piloti. Non cerco lo scontro. Con Marc c’è stata anche della fortuna, perché quando abbiamo lottato è andata sempre bene e il mio modo di combattere non ha creato scontri».
Cosa gli è mancato in carriera? L’ex Ducati replica così: «Non posso lamentarmi. Non credo tanto alla sfortuna, forse alcune decisioni potevano essere migliori. Logico che quando a 18 anni vinci il Mondiale punti in alto, la tua ambizione deve essere altissima. Sono sempre riuscito a essere sempre nei primi quattro in tutte le categorie. Mi sono mancate alcune vittorie. In 250 ho fatto terzo, secondo, secondo. In MotoGP tre volte secondo tornando competitivi con Ducati dopo anni. Contento, però è mancata la ciliegina sulla torta. Comunque i tre secondi posti non li ho vissuti male, quasi come una vittoria. La mancanza del titolo MotoGP vale più per l’opinione pubblica che per me, che so come sono stati quegli anni difficili riuscendo poi a lottare con Marquez e HRC».