La Mercedes ha deciso di non rischiare. Sulla monoposto di Hamilton sono state sostituite alcune componenti del motore.
Il timore di un ritiro per ragioni di affidabilità ha prevalso sulla voglia di rischiare e sul desiderio di puntare alla pole position. Sebbene non si tratti di una sostituzione in toto come quella operata sull’auto di Bottas a Monza, domenica pomeriggio Lewis Hamilton dovrà comunque partire 10 posizioni più indietro rispetto a quanto ottenuto in qualifica.
Dunque, dopo una lunga riflessione e al contrario di ciò che era stato dichiarato alla vigilia dallo stesso pilota, questo venerdì è arrivata la conferma ufficiale del cambio motore, il quarto stagionale, sulla macchina del sette volte iridato.
Una scelta fatta guardando la Red Bull
Essendo in lotta per i due titoli, la Stella non può non tenere d’occhio le mosse della diretta rivale e dato che a Milton Keynes a Sochi a montato una PU nuova di zecca rimontando dal fondo dello schieramento fino alla seconda piazza, i tedeschi hanno optato per un approccio prudente.
“Dal nostro punto di vista se si finisce con un ko ci vogliono quattro gare per recuperarlo”, ha analizzato il boss Toto Wolff. “Un ritiro vale come quattro secondi posti. Di conseguenza è meglio giocare sul sicuro e non rinunciare alle prestazioni”.
In pochi parole, piuttosto che regalare terreno all’avversaria, è preferibile essere più cauti in vista di un finale di campionato che si annuncia tirato e senza esclusione di colpi.
D’altronde anche Ham, di recente ha riconosciuto quanto il propulsore sia fondamentale in questo duello, ribadendo a sé stesso, più che agli altri, la necessità di prestare attenzione alle power unit ed evitare di metterle troppo sotto stress.
“Sto cercando di trattare i miei motori con cura assoluta a livello di guida, limitando anche il più possibile i numeri di giri da fare”, ilsuocommento.
Lewis Hamilton (©Getty Images)Chiara Rainis