Luca Marini sta per chiudere la prima stagione MotoGP con risultati piuttosto deludenti. E punta il dito sulla preparazione atletica.
La prima stagione in MotoGP di Luca Marini sta per chiudersi con risultati poco incoraggianti. Un quinto posto in Austria è l’unico degno di nota, soprattutto nella seconda parte di campionato è stato messo in ombra dal collega di box Enea Bastianini, autore di un podio a Misano e di un sesto posto ad Austin, giusto per citare gli ultimi due GP. Per capire le divergenze in pista basta leggere la classifica mondiale: Luca Marini 30 punti ed è 20°, Enea Bastianini 13° a quota 71.
Problemi fisici per Luca
Il fratello di Valentino Rossi non ha raccolto quanto meritava e parte della responsabilità è da ricercarsi soprattutto nella preparazione atletica. Ha faticato non poco a trovare la giusta ergonomia in sella alla Ducati GP19, ma è il fisico il vero tallone d’Achille del pilota della VR46 Academy. “Non ho abbastanza forza per guidare tutta la gara al limite e attaccare come in qualifica”, ha detto a Motorsport-Total.com. “Era un problema tutto l’anno. Il potenziale della moto è migliore. Ad Austin potevo andare mezzo secondo più veloce al giro. Fisicamente per me non è possibile. Ho sbagliato con il mio preparatore atletico in questa stagione, perché non riesco a guidare al 100% per i 40 minuti di gara”.
Nel prossimo inverno Luca Marini dovrà allenarsi diversamente e magari studiare una preparazione ad personam, dato che gli altri piloti dell’Academy non lamentano lo stesso problema. “Enea sta facendo la differenza in questo settore. Può attaccare al 100% ogni turno. Il suo ritmo è buono e costante. Quindi ci devo lavorare. Devo praticare un nuovo allenamento per migliorare il prossimo anno – ha concluso Luca Marini -. Dobbiamo trovare una soluzione”.