Valentino Rossi parla della sua VR46 Riders Academy e del nuovo innesto Alberto Surra. Ecco cosa serve per entrare nella sua scuola.
La VR46 Riders Academy conta nove allievi: Pecco Bagnaia, Franco Morbidelli e Luca Marini in classe regina. Marco Bezzecchi, Stefano Manzi e Celestino Vietti in Moto3. Niccolò Antonelli, Andrea Migno e Alberto Surra nella classe cadetta. Quest’ultimo è entrato ufficialmente nella scuola di Valentino Rossi un mese fa. Il 17enne si è allenato per un anno al fianco degli altri allievi prima dell’ingresso a tutti gli effetti nella struttura, dopo il passaggio dal CIV alla Moto3 con il team Rivacold Snipers.
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Talento e carattere
A breve il nove volte campione del mondo chiuderà la sua carriera da pilota con le due ruote per passare alle corse automobilistiche, ma lascerà a lungo il suo segno nel Motomondiale. “La missione dell’Academy è aiutare i piloti italiani a entrare in MotoGP. Si comincia da giovani, come abbiamo fatto con Pecco, Franco, Luca, Bez, Cele, dalla Moto3. Vogliamo avere giovani piloti per il futuro”. Alberto Surra è la new entry, ma è entrato gradualmente. Perché l’Academy non è solo una scuola di addestramento per piloti, ma anche una scuola di vita che trova la sua forza nel gruppo.
Tra i nove allievi della VR46 c’è sempre massimo rispetto e coesione, sia in pista che fuori. “Surra ci è sembrata una buona scelta perché è un pilota di grande talento che ha fatto molto bene nei campionati minori – ha spiegato Valentino Rossi a Speedweek.com -. Poi ha passato un anno con noi e si è allenato con noi. Perché per noi è molto importante conoscere anche il carattere di un pilota. Ci piacciono i ragazzi simpatici ed educati che, anche da giovani, sanno dov’è il loro posto… È un po’ come essere in caserma, ci sono i veterani e per essere accettati bisogna prima guadagnarsi la loro simpatia”.