Valentino Rossi racconta le sue sensazioni mentre si avvicina la fine del campionato e della sua carriera da pilota di MotoGP
La stagione 2021 sta per finire, in programma mancano solo 3 Gran Premi: Misano, Portogallo e Spagna. Al termine di questo campionato non solo sarà finita la stagione ma anche la carriera della leggenda Valentino Rossi. E su Dazn, dei colleghi spagnoli, Rossi parla di questo momento strano, una decisione presa perché è il momento giusto ma che in fondo il Dottore spera arrivi il più tardi possibile.
“Sono entrato in paranoia pensando a Valencia. Penso di non essere preparato per il momento in cui smetterò di essere un pilota di MotoGP“, inizia così l’intervista rilasciata da Vale. “Quando ho annunciato il mio ritiro, in Austria, non sono stato particolarmente condizionato dalle mie parole. Però adesso è diverso, ho realizzato che la mia vita sta per cambiare. Sono 15 anni che si parla del mio ritiro, ma non mi ero mai preoccupato della cosa. L’addio non sarà facile, ma penso che possa comunque essere un bel momento, nonostante tutto“.
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Non sembra una casualità quindi che l’ultima gara sia in Spagna, terra di grandi gare e grandi duelli, oltre ad aver dato alla luce grandi rivali del numero 46: “Sì, ho lottato contro tanti, e forti, piloti spagnoli e i tifosi iberici sono sempre molto energici nel supportare i loro beniamini. Ciononostante, in Spagna mi hanno sempre trattato benissimo. Proprio per questo voglio ringraziarli, mi hanno fatto sempre sentire a casa, nonostante fossi un avversario“.
Giunto oramai alla conclusione di questa stupenda favola che ha fatto innamorare milioni di persone, il Dottore può guardarsi le spalle e ripercorrere le scelte fatte in carriera: “Nel 2003 fui un folle a lasciare Honda per Yamaha, perché all’epoca sembrava che lasciare la mia vecchia scuderia significasse chiamarsi fuori dalla lotta per il Mondiale. Però avevo anche tanta fiducia in me stesso. Di sicuro, non mi sarei mai aspettato di vincere con Yamaha già alla prima gara!“.
Compreso l’aneddoto riguardante la Ferrari: “La possibilità c’era, però scelsi di non coglierla. Mi dissi che volevo correre in MotoGP il più a lungo possibile, senza avere rimpianti quando mi fossi voltato indietro“.
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