Alex Rins lamenta uno scarso impegno dei test da parte del suo team Suzuki. L’evoluzione della GSX-RR 2022 va a rilento?
Alex Rins e Joan Mir non hanno mancato nel corso della stagione di far emergere il loro disappunto sul ritardo tecnico della Suzuki GSX-RR. Dopo l’addio del team manager Davide Brivio qualcosa è venuto a mancare nell’organizzazione tecnica della squadra di Hamamatsu, alcuni aggiornamenti sono arrivati in ritardo, vedi il caso del dispositivo holeshot. Ma a detta di Rins qualcosa non quadra neppure con il test team dove opera Sylvain Guintoli. “Dovremmo fare qualcosa”.
La settimana scorsa KTM, Yamaha e Honda hanno provato a Jerez de la Frontera i nuovi prototipi 2022, assente Suzuki con il collaudatore francese. “Altri produttori testano molto di più”, ha commentato Alex Rins con un sottofondo di critica. “Noi invece non lo facciamo, è un po’ strano”. Tuttavia il pilota spagnolo non ha ancora parlato con i vertici per conoscere il preciso calendario dei test pianificati da qui all’inizio della prossima stagione. “Non ho ancora parlato con Suzuki di questo argomento. Forse dovrei farlo un giorno”.
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Test importanti per l’evoluzione della GSX-RR
Sicuramente a metà novembre Suzuki sarà in pista per l’ultimo test ufficiale del 2021, saranno giorni decisivi per iniziare ad avere un’idea precisa di quella che sarà la moto del prossimo campionato. L’urgenza è mettere più cavalli al motore e avere le condizioni per migliorare nei turni di qualifiche. Bisogna anche sottolineare che il tester Sylvain Guintoli. nel test di Misano è stato attivo solo in uno dei due giorni perché subito prima aveva disputato e vinto il Bol d’Or nel campionato mondiale di moto endurance.
L’augurio di Alex Rins è che Suzuki possa tenere più test in futuro per sopperire alle mancanze tecniche di una GSX-RR che sembra non abbia fatto grandi passi in avanti rispetto al 2020. “Più giorni di test ci avvantaggerebbero sicuramente”.