È in programma venerdì 15 ottobre il Consiglio mondiale della F1, che ratificherà il programma per la prossima stagione e non solo
Il GP di Turchia ha permesso ai team di F1 di procedere spediti verso il calendario della nuova stagione e discutere altri punti in questione. Tra questi anche le giornate di test e ulteriori regole per il 2022.
Dopo Istanbul, si è riunita nelle scorse ore la F1 Commission per mettere nero su bianco i colloqui avuti nell’ultimo weekend. Anche perché venerdì 15 ottobre si terrà il Consiglio Mondiale che deve ratificare il tutto.
Per prima cosa sembra confermato il calendario con 23 Gran Premi, con l’inserimento di Miami e il ritorno del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna che si terrà di nuovo a Imola. Il via classico in Bahrein il 20 marzo, poi Arabia Saudita e Jeddah per un trittico tutto mediorientale. Ancora in bilico l’Australia, mentre dopo tre anni si proverà a tornare a Shanghai.
Nonostante le squadre abbiano sollevato il problema della sostenibilità di un campionato di F1 che preveda tre gare in tre settimane, la bozza del calendario 2022 prevede i Gran Premi di Francia, Austria e Ungheria concentrati in 21 giorni, così come per le tappe di Belgio, Olanda e Italia. Chiusura come sempre con Brasile e Abu Dhabi.
Visto che il 2022 è anche l’anno della rivoluzione della F1, con nuove monoposto, i team hanno discusso sull’opportunità di tornare a due sessioni di test pre-stagionali. Il tutto per permettere alle squadre e ai piloti di avere più confidenza con le nuove auto.
L’obiettivo è quindi iniziare con 5 giorni di test a Barcellona, dal 21 a 25 febbraio, poi tutti in fabbrica per analizzare i dati e riportare le vetture in pista in Bahrein per tre giorni, dal 10 al 12 marzo.
Altro punto interrogativo sono le Sprint Race, che dovrebbero aumentare decisamente, ma quello che ancora non convince è il format. Per questo si potrebbero introdurre novità. Ma le scopriremo solo in corsa, perché le discussioni sono solo partite e in Brasile, ultimo esperimento per il 2021, potrebbero esserci le considerazioni definitive.
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