I progressi portati dal nuovo motore Ferrari hanno dato morale al box, ma Sainz mette le mani avanti sulla lotta con McLaren.
Tra la Russia e la Turchia il Cavallino ha deciso di cambiare programma montando su entrambe le sue SF21 la parte ibrida del motore già in versione 2022. Un approccio aggressivo, quello adottato dalla Ferrari in controtendenza rispetto alle volontà iniziali, decisamente più attendiste.
L’intenzione di sfruttare l’ultima parte del campionato come un test dal vero, risolvendo la questione dei pochi giorni di prove a disposizione in inverno, si è andata a mescolare con il ritrovato entusiasmo per la battaglia presente.
Se infatti ad inizio stagione il boss Mattia Binotto aveva minimizzato la lotta per la top 3 nella generale marche spostando tutta l’attenzione al futuro, con il passare delle gare, l’interesse di tenersi dietro la McLaren è cresciuto.
Sainz appoggia il comportamento del team
Scattato dal fondo griglia all’Istanbul Park proprio per la sostituzione della PU Carlos si è detto contento di aver dovuto scontare la penalità.
“Sono perfettamente d’accordo con la strategia adottata dalla scuderia. E’ stato positivo partire dall’ultimo posto e recuperare”, ha considerato lo spagnolo, consapevole di aver dovuto fare uno sforzo extra, ma altresì di poter godere d’ora in avanti di un propulsore più potente e affidabile. “Essere riuscito a compiere tanti sorpassi è di certo un buon segno”.
Convinto che se avesse avuto la vecchia PU sul Bosforo non avrebbe fatto altrettanto bella figura, guardando in prospettiva il #55 ha sostenuto di avere adesso maggior possibilità di aiutare l’equipe italiana ad arrivare terza tra i costruttori.
“Grazie a questa novità dovremmo essere più vicini ai nostri diretti rivali sui circuiti a noi meno congeniali”, la sua riflessione conclusa però con un pizzico di cautela. “Credo che da qui ad Abu Dhabi le prestazioni saranno ondivaghe. In alcuni GP andremo meglio noi, in altri loro”, ha riassunto.
Chiara Rainis