Taka Nakagami riconosce in Marc Marquez il faro di casa Honda. Dal suo ritorno qualcosa è cambiato nell’evoluzione della moto.
La stagione 2021 è stata davvero difficile per i piloti di casa Honda, alle prese con una RC213V non perfettamente in grado di lottare costantemente per il podio. Le uniche due vittorie sono arrivate ad opera di Marc Marquez, ma su tracciati a lui molto congeniali, come il Sachsenring e Austin. Nel corso dei mesi gli ingegneri giapponesi hanno provato varie soluzioni tecniche recuperando parte della fiducia persa, ma le aspettative sono ormai concentrate sul prototipo 2022.
Dopo i test di Misano c’è maggior ottimismo nei box HRC rispetto ad inizio campionato. Takaaki Nakagami proveniva da un buon finale di stagione 2020, ma già dai primi test invernali aveva intuito che qualcosa non andasse. “Purtroppo nei test invernali abbiamo avuto molti problemi e cadute. L’anno scorso era più facile, avevo più fiducia nella moto ed ero pronto per essere tra i primi 5 – racconta a MotoGP.com -. Quest’anno non è il massimo e bisogna capire dove sta il limite”.
Progressi a stagione in corso
I primi passi avanti si sono intravisti a maggior nel week-end di Jerez, ma restano dei problemi con il retrotreno della moto, dove si continua a lavorare. “Non sono molto contento del feeling al posteriore, in Honda abbiamo sempre avuto problemi con questo e ci stiamo lavorando. All’anteriore siamo migliorati”.
Passi in avanti si sono avuti anche con il ritorno di Marc Marquez che ha preso in mano le redini dello sviluppo Honda. “La moto è migliorata da quando Marc è tornato e sta migliorando sempre di più rispetto all’inizio del Mondiale”, ha detto Nakagami, sottolineando i progressi fatti soprattutto sul giro secco. “Ora siamo in Q2 e questa è la cosa più importante in MotoGP perché è più facile per la gara. Penso che stiamo lavorando molto con la nuova moto. Sono ottimista, siamo sulla strada giusta”.
LEGGI ANCHE -> Ducati, il titolo MotoGP manca dal 2007: la frecciata di Alberto Puig