Tony Cairoli traccia il bilancio (quasi) conclusivo dei suoi vent’anni di carriera e delle emozioni che è stato capace di regalare al suo pubblico
Il mondiale di motocross sta giungendo al termine e con esso anche la carriera del nove volte campione del mondo, Tony Cairoli, che aveva annunciato il suo ritiro a Roma. Intervistato da Tuttosport, il campione prende coscienza di 20 anni da leggenda e racconta della medaglia d’oro conquistata con l’Italia nel Cross delle Nazioni: “Ho fatto di tutto per essere presente a Mantova, dopo la brutta caduta in Sardegna non ero sicuro di poter partecipare, ma dopo alcuni test andati bene ho deciso di provarci”.
Il fuoriclasse prosegue: “Il Nazionale era l’ultimo trofeo che mi mancava, in quattordici partecipazioni lo avevo solo sfiorato e vincerlo davanti al pubblico di casa, correndo in squadra con due amici, è stato qualcosa di davvero straordinario. Volevo esserci a tutti i costi, anche se non ero al centro per cento. E dire che alla fine la tenacia è stata ripagata“.
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A Cairoli viene poi domandato cosa ha pensato quando la Fim ha deciso di ritirare il suo numero di gara: “È stata una bella cerimonia, una sorpresa per me che non me l’aspettavo. Quando Giuseppe Luongo e Jorge Viegas mi hanno accolto sul palco non sapevo cosa aspettarmi. Le loro parole sentite hanno commosso tutti, me per primo. So di aver dato tanto a questo sport che amo profondamente, ma so anche di aver ricevuto molto“.
Su come affronterà le prossime gare Cairoli ha le idee chiare: “Io continuo ad affrontare le singole prove come ho sempre fatto, dando il massimo in allenamento e in gara, senza lasciare nulla di intentato. Non è per il decimo titolo, potrebbe essere il secondo o il ventesimo, è per rispettare il lavoro che la mia squadra ed io facciamo ogni giorno e i sacrifici che ognuno di noi affronta senza battere ciglio. Non ci sono piste amiche o nemiche da qui alla fine, sono otto appuntamenti su cinque piste diverse e le ultime cinque gare saranno in Italia. Per me sarà come fare una tournée per salutare i miei tifosi“.
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