La Red Bull parla di motori Mercedes stranamente più potenti, mentre la casa di Stoccarda rimanda al mittente le accuse ma teme l’affidabilità
Una duello sempre più aperto, con soli sei punti a dividere Lewis Hamilton e Max Verstappen a sei GP dalla fine. Il confronto tra Mercedes e Red Bull si fa più caldo, visto che siamo vicini alla fine del campionato. Ma non ci si scontra solo in pista.
La lotta per il Mondiale infatti corre anche a livello tecnico. E politico. Ormai sono da settimane che la Red Bull nutre dei sospetti sulla Mercedes e il suo motore. Come riportato dal settimanale tedesco Auto Motor und Sport, il team di Helmut Marko infatti è orientato a pensare che la casa di Stoccarda abbia trovato il modo di sfruttare le aree grigie del regolamento per aumentare la potenza della propria power unit.
Nel mirino sono finite in particolar modo le ultime unità montate da Mercedes, che in effetti hanno permesso alle due “nere” di tornare di nuovo avanti alla Red Bull in termini di prestazioni negli ultimi GP. La casa di Milton Keynes ha già chiesto più volte chiarimenti alla Fia in merito alla questione motore Mercedes, che a sua volta non ha riscontrato anomalie o irregolarità. Ma anche la squadra diretta da Toto Wolff ha voluto smentire ogni scorrettezza, parlando solo di miglior guidabilità messa in campo dai suoi due piloti.
Il sospetto però c’è e lo ha confermato nei giorni scorsi anche Jacques Villeneuve, che alla Gazzetta dello Sport dopo il GP di Turchia ha commentato: “Guai a dare la Mercedes per morta, a Istanbul montava l’alettone più grosso eppure sul dritto nessuno le teneva testa. Forse ha alzato la potenza del motore, visto che mancano poche corse, e questo per Hamilton ad Austin o in Brasile sarà un aiuto incredibile”.
Sarà, anche perché la Mercedes, che ha aggiornato tutto il motore a inizio anno, secondo gli avversari non dovrebbe essere in grado di migliorare così di netto le prestazioni.
In tutto questo però la Mercedes negli ultimi appuntamenti sta dimostrando qualche problema con l’affidabilità. E questo potrebbe confermare il fatto che abbia aumentato la propria potenza per contrastare la Red Bull, spingendosi al limite.
Sempre secondo Auto Motor und Sport, la Mercedes pensava che dei potenziali guasti sarebbero comparsi solo sulle unità “vecchie”, ma il problema evidenziato a Monza sulla vettura di Bottas sembra non confermarlo. I problemi all’Ice, sostituito anche da Hamilton in Turchia, non sono ancora stati compresi.
E questo potrebbe essere un particolare che può incidere sulla lotta iridata. Infatti lo stesso Wolff, parlando dell’unità appena montata sulla W12 di Hamilton, ha ammesso: “Di solito, un quarto Ice dovrebbe resistere fino alla fine, ma potrebbe anche arrivare un momento in cui potrebbe valere la pena montare una componente fresca, nel caso in cui questa fosse a rischio. Valuteremo la situazione strada facendo”.
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