Nonostante la sua stagione di esordio in Formula 1 sia stata complicata e agrodolce, Mick Schumacher incassa un riconoscimento importante
I suoi risultati, finora, non sembrerebbero lasciare spazio a grandi trionfalismi. Nella sua annata di esordio in Formula 1, Mick Schumacher non è finora mai entrato in zona punti, portando a casa come miglior arrivo al traguardo appena un dodicesimo posto al Gran Premio d’Ungheria.
Troppo poco, per un pilota che arrivava nella categoria regina dell’automobilismo da campione in carica della Formula 2 e, soprattutto, con addosso le inevitabili quanto pesanti aspettative che gli derivano dal suo illustre cognome. Eppure Schumino ha anche delle ottime giustificazioni da poter accampare.
Non solo per via della sua mancanza di esperienza e per aver dimostrato in carriera di essere un “diesel”, cioè di carburare lentamente, di avere bisogno di molto tempo, molto studio e molta dedizione per trovare le migliori prestazioni.
Anche la sua monoposto, la Haas, attualmente cenerentola del circus con nessun punto all’attivo, sicuramente non può aiutarlo a farsi valere contro i suoi agguerriti avversari. Dunque, tutto considerato, non si può essere troppo severi, quando si valuta il potenziale mostrato finora dal figlio d’arte.
Ne è convinta anche la Ferrari, che ha tirato un bilancio per lo più positivo dell’operato del pilota della sua Driver Academy, il quale si è meritato una promozione a pieni voti da parte del direttore sportivo del Cavallino rampante, Laurent Mekies.
Per Schumacher Junior, insomma, solo parole di elogio: “Nella sua stagione d’esordio in Formula 1 Mick sta confermando quelle qualità e quei valori che lo hanno contraddistinto in tutta la sua ancor giovane carriera”, ha dichiarato l’ingegnere francese. “Velocità, determinazione, impegno e voglia d’imparare: sono alcune delle caratteristiche che lo hanno messo in luce nel suo cammino all’interno della nostra Academy e che ha iniziato a dimostrare anche con la Haas. Siamo molto fiduciosi che la sua crescita continuerà ancora più forte in un team che ne condivide le ambizioni”.
Perfino il suo compagno di squadra Nikita Mazepin, con cui nel corso dell’anno non sono mancati gli screzi in pista e fuori, spende dichiarazioni favorevoli nei suoi confronti, definendo comunque “positiva” la loro relazione. “Abbiamo avuto qualche incomprensione, ma è normale: siamo due giovani che provano ad avere una lunga carriera in F1“, ha dichiarato il russo ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Ci conosciamo da tanto, sappiamo come trovare il modo di lavorare insieme”.
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