Nel weekend dell’ultimo GP in Italia di Valentino Rossi, si ricorda anche il decennale della scomparsa di Marco Simoncelli
In un certo senso, il Gran Premio dell’Emilia Romagna di questo weekend darà l’occasione di riunire Valentino Rossi e Marco Simoncelli. Il primo festeggia l’ultima gara in Italia della sua lunga e impareggiabile carriera nel Motomondiale.
Del secondo, invece, a cui è dedicato lo stesso circuito della Riviera romagnola, si celebra il decennale della sua tragica scomparsa. I due campioni italiani, che furono uniti da una grandissima amicizia, si ritrovano dunque accomunati da uno stesso destino in un fine settimana che rimarrà indimenticabile, davanti al pubblico italiano.
Simoncelli, la nostalgia di Valentino Rossi
È l’occasione, anche per il Dottore, di ricordare un ragazzo a cui fu molto vicino, tanto da prenderlo sotto la sua ala protettrice e diventarne il mentore, fondando proprio per lui quella che sarebbe diventata la sua ormai celebre accademia per i giovani piloti emergenti italiani.
“Mi manca molto Marco, soprattutto come amico perché ci siamo divertiti molto insieme”, ha confessato in una recente intervista il fenomeno di Tavullia. “Con lui era sempre divertente. Abbiamo creato l’Academy in suo onore, perché è stato il primo pilota che abbiamo aiutato. Niente di speciale, sarebbe meglio averlo qui con noi, ma è quello che possiamo fare”.
Quanto a ciò che avrebbe potuto fare il Sic nel prosieguo della sua traiettoria agonistica, se quel tremendo incidente a Sepang non ce lo avesse crudelmente strappato via, Valentino Rossi ha le idee chiare: “Ci manca anche come pilota, perché credo che Marco avrebbe avuto una grande possibilità di guidare una Honda ufficiale nel 2012 e lottare per il titolo”.
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