In una videoconferenza, Stoner è tornato a dire perché ha deciso di smettere così presto. E poi ha tirato in ballo anche Valentino Rossi
Una passione forte per la moto, che lo ha portato a grandi livelli ma che anche lo ha fatto a smettere molto presto. Casey Stoner è tornato a raccontarsi in una videoconferenza per la presentazione di un casco celebrativo di Nolan, sponsor del GP del Made in Italy di Misano.
Collegato dall’Australia, Stoner è tornato sulla sua decisione di smettere, nonostante avesse ancora davanti molti anni: “Perché mi sono ritirato? È semplice: io ho sempre amato i motori due tempi. Per me sono i veri motori per correre. Difficili, imprevedibili, già quando sono passato dalla 250 alla MotoGP ho trovato il quattro tempi più facile. Prima l’elettronica, che ti toglieva molto del controllo, poi l’aerodinamica e la sempre crescente sofisticazione”.
“Io amo guidare la moto, controllarla”, ha confessato. “Le moto devono essere pericolose, difficili. Man mano la MotoGP è diventata tutt’altro: i tempi delle prove si sono ristretti, si è cercato di spendere sempre di meno in prove mentre aumentavano enormemente altri costi. Sapete tutti quanto io abbia amato gli obblighi con i media… Bene, alla fine mi sono reso conto che il mio impegno principale era tutto il resto e, forse, alla guida dedicavo il 5 o il 10%. Questo non mi divertiva più“.
Nel 2012 la decisione di dire basta, dopo due Mondiali MotoGP. Ma le prime avvisaglie che qualcosa con quel mondo non andava arrivarono subito dopo il suo titolo in Ducati, quando cominciò la competizione con Valentino Rossi.
“In realtà debbo dire che seguivo Valentino con ammirazione fin da quando ero nella 125“, ha ricordato Stoner, “ho imparato molto da lui perché era un pilota che faceva cose che agli altri non riuscivano. Ho imparato molto”. Ma poi ecco la stoccata: “Valentino è sempre stato molto bravo, anche ad utilizzare la stampa a suo favore“.
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