Nuove rivelazioni sull’incidente in bici occorso al progettista Red Bull Newey e tenuto nascosto fino a pochi giorni fa.
Come faccia ad essere ovunque, solo lui lo sa. Ma una cosa è certa. Da sempre Bernie Ecclestone è uno con le mani in pasta e anche in questo caso lo ha dimostrato.
Come raccontato in un precedente articolo, in estate Adrian Newey è stato vittima di un incidente in biciletta mentre si trovava in vacanza in Croazia. Stando a quanto affermato in Turchia dal talent scout Red Bull Helmut Marko le sue condizioni erano apparse subito preoccupanti a causa delle numerose fratture rimediate e di una colpo alla testa che lo ha obbligato a subire diverse operazioni chirurgiche e un lungo periodo di convalescenza.
Ma al di là dei medici che lo hanno curato, il geniale designer britannico deve ringraziare qualcun altro, ovvero proprio l’ex Supremo della F1 che, casualmente era presente nei Balcani.
Come ogni “Padrino” che si rispetti, l’inarrestabile 90enne, ha immediatamente mobilitato i piani alti del Paese per assicurare all’amico l’assistenza migliore. “Si è altresì mobilitato per il trasporto nel Regno Unito”, ha rivelato il manager di Graz.
I dubbi sull’acquisizione dell’Alfa Romeo
Sempre in tema Ecclestone, come noto, nelle scorse settimane ha cominciato a circolare l’indiscrezione su una prossima operazione con Michael Andretti come protagonista. Il figlio di Piedone, già patron di team attivi in IndyCar e in Formula E era stato dato come nuovo proprietario della Sauber.
Una possibilità che per il manager inglese è alquanto remota e priva di fondamento. “Dubito che ci siano delle trattative in atto”, ha sostenuto al quotidiano Blick. “La Svizzera non è il luogo ideale per ospitare una scuderia del Circus”.
Considerato che buona parte dei membri delle squadre viene dall’Inghilterra, per zio Bernie si tratta di una storia completamente campata in aria. “Di solito chi si reca là lo fa controvoglia e quando è lì non vede l’ora di andare via”, ha concluso tranchant.
Chiara Rainis