Dopo una mattinata positiva, in condizioni umide Valentino Rossi è tornato in fondo al gruppo. E non nasconde i problemi della Yamaha
La pioggia ha reso la prima giornata della MotoGP a Misano difficile per tutti. Certo è che la Yamaha in particolare ha sofferto tantissimo questa situazione. E non è la prima volta che è così. Per Valentino Rossi, dopo una mattinata buona, di nuovo un crollo nelle ultime posizioni al pomeriggio.
Nella sessione mattutina, completamente bagnata, il Dottore aveva sfiorato la top ten, chiudendo dodicesimo, ma nel pomeriggio, con la pista che andava man mano asciugandosi, sono emersi i “cronici” problemi della M1. Ed ecco arrivare un ventiduesimo posto che non lo soddisfa ovviamente.
“Con la Yamaha fatichiamo ad andare forte sul bagnato quando ci sono condizioni miste“, ha detto Valentino Rossi. “Sinceramente non so se dipende dall’architettura del motore (4 cilindri in linea, ndr). Con la pista tutta bagnata siamo abbastanza competitivi, invece in condizioni miste non abbiamo aderenza. Le gomme non lavorano, sotto questo punto di vista Yamaha dovrebbe cercare di migliorare”.
Difficoltà che risalgono nel tempo: “È dal 2016 che abbiamo problemi di questo genere. Ne parlai anche con la Yamaha, ma nei fatti non si sono trovate delle soluzioni. Gli altri hanno compiuto degli step in avanti, non so di quale natura e si adattano meglio alle gomme. Posso solo dire che la M1 così è molto complicata da guidare”.
Per Valentino Rossi sarà un GP a Misano speciale, visto che è l’ultimo davanti ai suoi tifosi di casa. Ed è anche ricco di impegni fuori dalla pista. Domenica addirittura riceverà dalle mani del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, affiancato dal sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, un premio alla carriera per “aver rappresentato l’eccellenza italiana in tanti anni di carriera e in tutto il mondo”.
Insomma un fine settimana intenso, ma il campione di Tavullia ci scherza su: “Essendo un pilota devo concentrarmi per fare bene nel weekend di gara, ma ci sono tante altre cose che devo fare. L’unica possibilità sarebbe una controfigura, io in pista e lui a sbrigare il resto. Sono sensazioni miste, speriamo che domenica ci sia il sole, ci sia il pubblico, perché sarebbe bello correre ai tifosi”.
Il paddock si sta apprestando a salutare una leggenda come Valentino Rossi, che sarà difficile da soppiantare. Ma lui prova a dare qualche consiglio a chi verrà dopo: “Ho avuto molto successo perché mediaticamente funziono, risulto simpatico alla gente e quello è stato importante per far appassionare anche i non addetti ai lavori, anche le nonne. Il tutto però va anche supportato con i risultati, perché la domenica se non vai forte e arrivi dietro è tutto più difficile. I miei successori dovranno cercare questo mix”.
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