Un tris delle Rosse davvero storico, con Bagnaia che domani può rimandare il discorso iridato. Male Quartararo, che rischi ha corso Marquez
Prima fila tutta Ducati a Misano. E a sorridere è ancora Pecco Bagnaia, che ha dominato in lungo e in largo e si è portato a casa la pole davanti a Jack Miller e a un sorprendente Luca Marini. Per Pecco è la quarta pole consecutiva: l’ultimo a farlo un certo Casey Stoner nel 2009.
La FP3 ci aveva consegnato un Bagnaia e soprattutto un Fabio Quartararo molto delusi per il fatto di dover passare dalla Q1. Alla fine ha sorriso però solo il torinese, che dopo aver dominato la prima sessione di qualifica, si è ripetuto anche in Q2. Solo pochi millesimi lo dividono dai suoi compagni di marca, complice anche un ultimo treno di gomme che non gli ha dato quel feeling per tentare di migliorare il tempo.
Domani Bagnaia può davvero cogliere una grande occasione e rimandare il discorso iridato ancora di un GP. E se lo meriterebbe per quanto sta facendo vedere in questo scorcio di campionato. Ottimo Miller, che è da ieri costantemente davanti e può essere un’arma importante per Pecco. Così come Luca Marini, che ha trovato la zampata giusta con le condizioni giuste per sfruttare il suo non grande potenziale. Di sicuro ha fatto contento il fratello Valentino Rossi, mestamente in fondo insieme ad Andrea Dovizioso, in questa sua ultima passerella a Misano che un po’ rende tristi tutti.
Una Q1 indiavolata quella vissuta a Misano, con Bagnaia e Quartararo a darsene di santa ragione a suon di giri veloci, con il ducatista però sempre costantemente più veloce del rivale di almeno 4-5 decimi.
Per il francese però anche una difficoltà in più, ossia gli altri che gli hanno preso la scia, vedi Alex Marquez e Alex Rins. Ma se col primo, dopo qualche giro, ha avuto ragione, col secondo invece non c’è stato nulla da fare. Per pochi millesimi non ha centrato la Q2 e domani da oltre metà schieramento sarà dura rimontare. Di sicuro c’è però che Quartararo ha dimostrato grande temperamento, andando oltre i limiti della sua M1 sulla pista viscida. E questo va detto.
Capitolo a parte lo merita Marc Marquez, che ha corso davvero tanti rischi, cadendo per due volte ma per poco a terra anche in un’altra occasione. Segno che sta andando oltre i limiti di questa Honda che non sembra essere all’altezza in questo momento.
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