I due piloti della Ferrari giungono uno dietro l’altro nelle qualifiche di Austin. Ma gli umori di Leclerc e Sainz sono opposti
Un quarto e un quinto posto, complice anche la penalità che ha fatto arretrare in griglia la Mercedes rivale di Valtteri Bottas. Non appare sfavorevole, almeno sulla carta, lo schieramento di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti per la Ferrari.
Eppure, nel box della Rossa, gli umori alla vigilia della gara di Austin sono contrapposti. Charles Leclerc, dal canto suo, sorride: “Sono molto contento. Alla prima curva ho commesso un piccolo errore, però dopo ho completato davvero un bel giro. Partiremo quarto e quinto e proveremo a sfruttare al meglio questa opportunità”.
La soddisfazione di Charles Leclerc
Una quarta posizione sudata, quella del monegasco, che ha dovuto faticare non poco durante la giornata di sabato per trovare la giusta messa a punto della sua SF21: “Abbiamo fatto un esperimento nel secondo tentativo delle ultime prove libere, ma per me è andata malissimo”, racconta. “Sicuramente non mi presentavo alle qualifiche con grande fiducia. Per questo sono partito prima di Carlos e ho subito percorso un po’ di giri per ritrovare il feeling”.
Difficile ipotizzare che il Cavallino rampante possa dare battaglia ai due top team, Red Bull e Mercedes, ma l’obiettivo principale resta quello di contendere il terzo gradino del podio iridato alla McLaren, che stavolta parte una fila dietro.
“Non siamo così forti per tenere il passo di chi ci sta davanti in gara”, ammette Leclerc. “Quando hanno dato il massimo abbiamo fatto un po’ fatica. Loro sono molto in vantaggio, ma è quello che ci aspettavamo: non ci sono sorprese. Lavoreremo, proveremo a fare una bella partenza e abbiamo tutte le carte in mano per fare meglio del nostro rivale diretto, la McLaren. Ci aspettavamo di essere meno competitivi rispetto a loro qui, meglio così”.
I timori di Carlos Sainz
Meno soddisfatto appare il suo compagno di squadra Carlos Sainz, che pure prenderà il via solo una posizione indietro, per la precisione quinto. Ma a preoccupare il madrileno in vista della corsa è il fatto che sarà costretto a schierarsi con una mescola di gomme che non avrebbe proprio voluto utilizzare nella prima parte del GP.
“Siamo stati gli unici ad andare con la gomma morbida, poi la pista è peggiorata tantissimo per il secondo tentativo, così non ho potuto superare l’eliminazione con la media, che era il nostro obiettivo”, racconta. “Tutte le simulazioni dicono che partire con la media sarebbe stato molto meglio per la gara. Dobbiamo analizzare cosa abbiamo sbagliato, avremmo dovuto rischiare di più. Quando scatti con la mescola soffice inizi subito con il piede sbagliato: devi fare un tratto di gara corto e anticipare troppo le due soste ai box, quindi il degrado aumenta. Ci dovremo inventare qualcosa, perché siamo gli unici in questa situazione”.
L’elemento delle coperture rischia di complicare dunque la strategia della Ferrari e di dare un vantaggio ai diretti rivali, avverte lo spagnolo figlio d’arte: “Per noi il degrado delle gomme è il punto debole. Ne abbiamo avuto tanto ieri e oggi, ma sembra che anche gli altri siano nella nostra stessa situazione. In gara la McLaren è migliore sotto quell’aspetto, fa durare di più gli pneumatici. L’obiettivo deve essere stare davanti a loro: sarà dura, ma ci proveremo”.
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