Max Verstappen batte Lewis Hamilton anche sul circuito di Austin, dove la Mercedes era sempre stata dominatrice. Il Mondiale si allontana
Era impossibile fare di più. Quello di Lewis Hamilton sta diventando quasi un ritornello: la stessa narrativa, al termine di ogni qualifica e di ogni gara, per giustificare le sconfitte in serie che sta patendo da Max Verstappen. E che stanno diventando quasi inesorabili.
Lo stesso è avvenuto anche al Gran Premio degli Stati Uniti: il campione del mondo in carica è stato sconfitto dal suo sfidante, e non certo perché non ci abbia provato. Partito dalla seconda casella sulla griglia, Hamilton è riuscito subito a beffare il suo rivale, ma Verstappen lo ha ripassato in occasione del pit stop e poi ha difeso strenuamente la posizione dalla rimonta dell’anglo-caraibico.
“È stata una gara divertente”, commenta il sette volte iridato a fine gara. “Sono partito bene, poi con la gomma media il confronto è sembrato piuttosto equilibrato, finché loro non si sono fermati ai box con grande anticipo. Ho provato anche io a modificare la strategia e speravo che questo ci avrebbe dato la possibilità di lottare sul finale, invece oggi l’elemento chiave era la posizione in pista. Non so che cosa avremmo potuto fare di diverso, a posteriori ci siederemo tutti insieme e ne parleremo”.
Hamilton ammette la superiorità della Red Bull
Lewis, dunque, non può fare altro che togliersi il cappello e riconoscere la superiorità della Red Bull. Per giunta su una pista in cui la sua Mercedes è sempre stata la vettura da battere. “Il team ha svolto un lavoro grandioso oggi, il migliore con i mezzi che avevamo, e anche io”, si difende. “Anche se non è bastato per vincere. Credo che per tutto il weekend e con tutte le gomme loro siano stati i più veloci. Solo con il caldo si è vista la loro vera forza, come in altre piste come il Bahrain“.
Certo è che, se i Bibitari sono riusciti a trionfare in un circuito dove non vincevano dal 2013, allora le prossime due gare in Messico e Brasile, sulla carta amiche delle Lattine, fanno davvero paura. “Per ora non ci penso: guardo avanti e affronto una gara alla volta”, taglia corto Hamilton. “Almeno le prossime due piste sono molto favorevoli alla Red Bull, quindi sicuramente sarà dura. Dovremo lavorare meglio di loro e limitare i danni”.
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