L’episodio si è verificato nella W Series. In Texas una pilota non si è sentita di partecipare al gara della domenica per un attacco di panico.
Sempre più di frequente si sente parlare di salute mentale nello sport. Di atleti sottoposti a livelli talmente elevati di stress da non reggere alla pressione. Un esempio lo abbiamo avuto quest’estate alla Olimpiadi di Tokyo quando la talentuosa ginnasta americana Simone Biles ha saltato quasi tutte le competizioni a cui doveva partecipare a causa di un crollo nervoso. Lo stesso dicasi per Naomi Osaka, super celebrata campionessa di tennis.
A qualche mese di distanza un episodio analogo è avvenuto nel corso del weekend della F1 ad Austin. In questo caso protagonista è stata una delle pilote della W Series, tale Marta Garcia.
Il burn-out è avvenuto dopo Gara 1, tutto sembrava procedere come al solito quando, una volta andata a letto la ragazza non è riuscita a chiudere occhio spaventata probabilmente dai rischi dell’automobilismo.
“A volte sottovalutiamo la psiche e questo non va bene”, ha scritto sulla sua pagina Instagram, spiegando il motivo che l’ha portata a non prendere parte a Gara 2. “Soffro di ansia da molto tempo, problema che mi ha seguito per tutta questa stagione. Mi sono sentita come se dovessi mettere la mia salute al primo posto, invece di competere. È difficile dirlo, ma è quello che pensavo fosse meglio per me”.
Quello texano era l’ultimo round della categoria dedicata alle donne, di conseguenza per la 22enne non si sarà possibilità di riprovarci nel breve periodo. “E’ un peccato non aver concluso tra le prime otto del campionato, ma in questo momento ciò che conta è riprendermi. Tornerò a correre non appena starò bene. Non vedo l’ora di passare un po’ di tempo a casa per rilassarmi”, ha concluso ringraziando i suoi sostenitori per il supporto in questa fase difficile della carriera.
Chiara Rainis