Fabio Quartararo è il primo pilota francese a trionfare in classe regina. Arrivano i complimenti del manager di un team rivale.
Fabio Quartararo è il primo pilota francese a trionfare in MotoGP. Una bella soddisfazione per la nazione transalpina e gli amanti di questo sport ormai assuefatti al pluriennale dominio spagnolo. Ne è entusiasta anche il boss del team KTM Tech3 Hervé Poncharal che elogia l’alfiere Yamaha in un’intervista su Ouest France. “Quando guardi tutto quello che è successo vedi che Fabio è il capo. Ha preso il posto di Marc Marquez”.
Non solo veloce ma soprattutto costante, pochi errori, nessun ritiro, solo una volta fuori dalla top-10 in questo campionato. Un Mondiale strameritato in cui ha sfoggiato tutto il suo talento. “Fabio c’è in tutti i weekend, con la pioggia o con il sole, che i circuiti siano lunghi o corti. Ha un’intelligenza da corsa, una serenità che prima non aveva, che gli permette di essere un pilota completamente completo. Ha mantenuto questa umiltà che è sua. Fabio ora è il nostro nuovo messia”.
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Un titolo meritato al 100%
Già nella stagione 2020 aveva dimostrato di poter ambire al titolo iridato, ma nella seconda parte di una stagione molto particolare, per via dell’emergenza Covid, ha subito un calo psicologico. Nel 2021 è arrivato ai nastri di partenza con il team factory e con una nuova mentalità. Dopo un mezzo passo falso nella gara di esordio è passato subito alla vittoria nel secondo Gran Premio in Qatar. La differenza vera l’ha fatta sui tracciati tradizionalmente sfavorevoli alla Yamaha. “Si è comportato bene, soprattutto a Le Mans sotto la pioggia, dove la Yamaha in linea di principio non è la migliore”, ha sottolineato Poncharal.
Per i fan francesi è un momento storico, l’obiettivo è che Fabio dia inizio ad un nuova era dopo quella di Valentino Rossi e Marc Marquez. “C’è stata l’era americana negli anni ’80, l’era australiana negli anni ’90, poi l’era italiana e per dieci anni l’era spagnola”. Adesso la speranza è che comincia l’epoca di Fabio Quartararo. Senza di lui Yamaha non sarebbe certamente tornata alla riconquista del titolo mondiale.