A Jerez de la Frontera il 26 ottobre del 1997 andò in scena uno dei weekend più ad alta tensione della storia. Con Villeneuve che ebbe la meglio sul tedesco
Era il 26 ottobre del 1997 quando a Jerez de la Frontera andava in scena uno dei gran premi più nervosi, attesi e discussi degli ultimi decenni. E che vide alla fine uscire vincitore Jacques Villeneuve, che con il terzo posto si laureò per la prima e unica volta campione del mondo.
Villeneuve, testa a testa con Michael Schumacher
La Williams, orfana di Damon Hill fresco campione del mondo, si affidò nelle mani del canadese, figlio d’arte, per tentare l’assalto al titolo. Dopo un 1996 di apprendistato, l’annata successiva doveva essere quella della definitiva consacrazione. Ma c’è da dire che l’inizio non fu proprio dei migliori.
Nei primi sette appuntamenti iridati, tre vittorie e quattro ritiri per Villeneuve, che mancò soprattutto in due GP chiave come Montecarlo e Montreal, davanti ai suoi tifosi. Dietro ad approfittarne fu Schumacher, che voleva riportate il titolo a Maranello dopo l’ultimo negli anni ’80 di Jody Scheckter.
Il tedesco trionfò a Montecarlo, per poi mettere a segno una importante doppietta tra Canada e Francia. La risposta di Jacques arrivò a Silverstone e all’Hungaroring, quest’ultimo portato a casa solo grazie al problema di ripescaggio della benzina nella sua Arrows di Hill. Schumacher tornò alla vittoria a Spa, ma Villeneuve in Austria e Lussemburgo sembrò mettere fine alla corsa al titolo. In Giappone però il successo del teutonico e la squalifica del canadese per un sorpasso in regime di bandiere gialle il sabato mise di nuovo tutto in gioco.
Il pazzo weekend di Jerez
Tutto si decise in Spagna nell’ultimo GP stagionale. E che non sarebbe stato un fine settimana come gli altri lo si è capito sin dalle qualifiche, con Villeneuve, Frentzen e Schumacher che realizzarono lo stesso tempo, mai successo prima in F1.
Ad avere la meglio fu però il canadese sul tedesco della Ferrari, in quanto primo ad averlo realizzato. Al via domenica la tensione era palpabile. Schumi aveva solo una possibilità, passargli davanti subito e dettare lui il ritmo. E così fu. Il campione di Kerpen condusse bene la gara ma a 22 giri dal termine la Rosa cominciò a soffrire il degrado delle gomme. Villeneuve ne approfittò portandosi a grandi passi alle sue spalle, per poi arrivare all’attacco alla Dry Sac. Schumacher non fu lucido nell’occasione e nel disperato tentativo di chiudere la porta lo colpì, prima di finire nella sabbia e ritirarsi.
Villeneuve riportò un danno sulla fiancata, ma continuò e per non correre rischi nel finale si lasciò passare da Mika Hakkinen e David Coulthard, ormai conscio comunque di vincere il Mondiale. Il terzo posto gli regalò quel titolo che papà Gilles non riuscì mai a vincere. Mentre per Michael Schumacher fu uno dei momenti più duri della sua storia.
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