Marco Lucchinelli fa un bilancio stagionale all’indomani della gara di Misano. Ed esalta Marc Marquez per una dote personale.
Il campionato del mondo MotoGP sta per chiudersi, a Misano è stato decretato il nuovo vincitore. E dal prossimo anno si ripartirà senza Valentino Rossi, che lascia in eredità una serie di giovani astri nascenti con l’obiettivo di riportare il Mondiale in Italia. Pecco Bagnaia è andato molto vicino quest’anno, nel 2022 avrà l’obbligo di riprovarci. Pur dovendo fare i conti con la concorrenza interna. “Mi viene quasi da dire che è un peccato che siano così tanti, perché avere tre italiani uno contro l’altro potrebbe anche diventare un problema”, commenta l’ex pilota Marco Lucchinelli a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Di quelli belli, però, come quando ai miei tempi correvo contro Franco Uncini e Virginio Ferrari”.
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Il futuro della classe regina
Fare pronostici è impossibile, ogni anno gli equilibri cambiano, Marc Marquez potrebbe tornare a dettare legge se ritornerà in ottima forma. Allo stato attuale Bagnaia sembra avere qualcosa in più, pur mancando di costanza. “Domenica mi è piaciuto molto Francesco Bagnaia, è andato giù, vero, ma era davanti a Marc Marquez e lo stava piegando. Si cade quando si prova a vincere, e per me è stato un grande perché ha fatto quello che doveva fare”.
Grande anche la prestazione di Enea Bastianini risalito dalla sesta fila fino al podio. “A me Enea piaceva tanto anche nelle piccole cilindrate, lui è davvero un altro bel talento che ci ritroviamo – ha aggiunto Lucchinelli -. Ha a disposizione la Ducati più vecchia, però ormai è sempre lì attaccato ai migliori, sta dimostrando di essere uno molto consistente. E poi non si lamenta mai, e a me piace molto la gente così. In verità, devo dire che nessuno di loro lo fa, ma è una caratteristica dei giovani, all’inizio non rompi mai, poi man mano che cresci inizi a essere lamentino. L’unico che continua a non farlo è Marquez, e forse è per quello che continua a risultarmi simpatico”.