Max Biaggi traccia un bilancio di fine stagione per i piloti italiani della MotoGP. E mette in risalto il trattamento riservato a Enea Bastianini.
Max Biaggi vanta un curriculum con quattro titoli nel Motomondiale e due nel WorldSBK, è una presenza costante all’interno del paddock, in veste di ambasciatore Aprilia e boss del suo Max Racing Team in Moto3. Ha un enorme fiuto per i talenti e analizza il futuro dei piloti italiani all’indomani della gara di Misano che ha messo fine alla corsa iridata.
Dal 2022 non ci sarà più Valentino Rossi, ma una folta schiera di giovani italiani che proveranno a dare l’assalto al Mondiale: Bagnaia, Morbidelli, Bastianini, Marini. “A me piacciono tutti, attualmente il più veloce sembra Bagnaia, ma se guardi indietro di un anno direi Morbidelli. Credo che, una volta a posto fisicamente, Morbidelli avrà delle ottime possibilità, quello che ha fatto gli scorsi anni mi ha impressionato, anche se si scontra con un Bagnaia che ormai è una realtà e una Ducati che va molto forte”.
Un bilancio su Enea
Eccellente prestazione di Enea Bastianini a Misano. In entrambi i Gran Premi è salito sul podio, a dimostrazione che quando instaura un buon feeling con la moto sa fare la differenza ed esprimere tutto il suo talento. Ma nella stagione 2022 non lotterà ancora alla pari con gli altri, perché avrà una moto aggiornata al 2021. Un tema molto dibattuto all’interno delle corsie. “Dei tre, sulla carta, il più svantaggiato è Bastianini, che non avrà i mezzi tecnici degli altri due – aggiunge Max Biaggi a ‘La Gazzetta dello Sport -. Però Enea, per come sta correndo mi sta impressionando molto: Misano gli dà una mano, sicuramente, ma il 4° posto in Texas non può certo essere considerato un caso.. Nel 2022, sia Pecco sia Morbidelli avranno una moto factory al contrario di Enea, e questo non lo trovo giusto. Ma conoscendo la Ducati riceverà l’aiuto necessario, soprattutto se i risultati arriveranno”.
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