Ora arriva un trittico di gare che può essere fondamentale per la lotta al titolo tra Hamilton e Verstappen. Vediamo chi può avvantaggiarsene
Dodici punti a dividere Max Verstappen da Lewis Hamilton nella classifica iridata. Con cinque appuntamenti ancora da disputare, entra nella fase calda la lotta per il titolo. E i due cominciano a sentire la pressione, anche se in modo diverso.
Verstappen pronto a chiudere i conti?
“Le prossime piste sono molto favorevoli alla Red Bull. Sarà dura. Sicuramente”, ha dichiarato Hamilton dopo Austin. E ha ragione. Messico-Brasile-Qatar è un trittico che potrebbe decidere la lotta al Mondiale a favore di Verstappen, ma nulla è ancora scritto.
In Messico la Red Bull sembra favorita. Sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez la scuderia di Milton Keynes potrebbe tornare davanti, visto che l’altura dovrebbe togliere qualche cavallo di potenza alla Mercedes. L’assetto aerodinamico dovrebbe essere identico a quello di Monaco, e lì Verstappen andò decisamente bene (così come la Ferrari). Inoltre l’olandese ha vinto nel 2017 e 2018.
Così come il numero 33 ha vinto due volte in Brasile tra il 2017 e il 2019. Se il motore Mercedes dovrebbe fare la differenza nel lunghissimo curvone in salita che si conclude con il rettilineo del traguardo, la Red Bull invece è decisamente avvantaggiata nel tratto misto del circuito. Qui poi addirittura potrebbe essere decisiva la Sprint Race, l’ultima della stagione.
Il punto interrogativo è Losail, dove la F1 non ha mai corso. Il lungo rettilineo potrebbe permettere alle W12 di avere un buon vantaggio, ma in realtà il layout presenta parti molto guidate dove la trazione e l’equilibrio aerodinamico faranno la differenza. E Verstappen quindi potrebbe avere anche qui un vantaggio.
I punti di forza di Max e Lewis
Di sicuro c’è che la botta ricevuta da Hamilton ad Austin è stata forte, ma l’inglese sa come poter reagire. E nonostante lo svantaggio sulla carta, ha tutte le armi per poter riportare a suo favore la contesa.
Innanzitutto ha l’esperienza dalla sua, oltre a un talento capace di andare oltre le capacità di una Mercedes che a volte è sembrata in difficoltà. E poi se si tratta di intraprendere una guerra psicologica, Lewis e il team sanno come portarla a termine. E non è detto che quella manovra ad Austin sia stata proprio fatta per questo motivo. Il punto negativo per ora è il box, che sotto pressione non ha mai trovato quel guizzo capace di poter ribaltare la situazione, vedi proprio il GP degli Usa.
Verstappen invece ha una macchina che è cresciuta tanto durante l’anno e ora sembra essere di nuovo a grandi livelli dopo qualche GP con qualche affanno di troppo. Il ritorno ai box poi di un genio come Newey sarà fondamentale in questa parte conclusiva del campionato. L’olandese dovrà solo gestire la sua foga e il nervosismo, che spesso emergono nei momenti più delicati.
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