Oli Bayliss, figlio della leggenda Troy, sarà in sella a una Ducati Panigale V2 nel Mondiale Supersport 2022. Correrà per il team Barni.
Nel 2022 rivedremo un Bayliss nel paddock del Mondiale Superbike. Si tratta di Oli, figlio del leggendario Troy.
Il 18enne correrà nella categoria Supersport con la Ducati Panigale V2 del Barni Racing Team. Oggi è arrivato il comunicato ufficiale della firma con la squadra di Marco Barnabò. Il giovane australiano è entusiasta per la nuova avventura: «Sono davvero felice di annunciare che correrò con il Barni Racing Team nel Campionato Mondiale Supersport con una Ducati Panigale V2. Ho completato il mio percorso scolastico, questo significa che posso concentrarmi completamente sulla mia carriera in moto, sull’allenamento e solo su quello».
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Ducati punta su Bayliss e Bulega in Supersport
Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, è molto felice per l’arrivo del figlio di Troy Bayliss in Europa per misurarsi a un livello più alto di quello della ASBK: «Siamo davvero contenti che Oli possa debuttare nel Mondiale Supersport 2022 con la nuova Panigale V2 e il Barni Racing Team! La famiglia Bayliss è sempre stata molto vicina a Ducati e, proprio nei mesi scorsi, abbiamo presentato la versione speciale V2 Bayliss Replica per celebrare il primo titolo mondiale di Troy conquistato 20 anni fa. Adesso la tradizione continua con Oli, e siamo molto felici».
Oli Bayliss e il padre si trasferiranno in Italia a inizio 2022. Il piano è quello di far allenare il giovane australiano con Michele Pirro, un pilota esperto che può aiutarlo tantissimo. Prima, però, il ragazzo deve pensare a concludere al meglio la sua stagione nell’Australian Superbike. Attualmente è quinto in classifica nella categoria SBK, ha vinto una gara. Il campionato terminerà il 3 dicembre a Phillip Island.
Sarà sicuramente interessante vedere Bayliss junior sulla Panigale V2 in SSP nel 2022. Ducati schiererà lui e Nicolò Bulega (però nel team Aruba Racing) nella categoria, che dall’anno prossimo sarà caratterizzata da un cambio regolamentare che consentirà di schierare anche moto di cilindrata diversa da quella permessa finora. Ci sarà un sistema di bilanciamento delle prestazioni che dovrebbe garantire abbastanza equilibrio in pista.